PARTANNA – I consiglieri comunali del Gruppo Libertà, Gianni Lo Piano (capogruppo) e Raffaele Beninati stanno conducendo una significativa battaglia per contrastare la consistente povertà esistente a Partanna.
Questi i dati indicati dai due consiglieri:
“il 40 per cento della popolazione della cittadina belicina è disoccupato; su 7500 persone, dai 15 ai 64 anni, 3000 sono disoccupati e di questi 1800 sono donne e 1200 sono uomini; circa 600 pensionati percepiscono una pensione di 278 euro al mese! In considerazione che moltissime persone e nuclei familiari di Partanna, con vecchi e bambini, non riescono neanche a sopperire ai primari bisogni alimentari nonché al pagamento delle spese per la casa (acqua, luce, riscaldamento) in quanto si trovano senza reddito e senza lavoro”, dato quanto sopra, accompagnato da una serie di altre considerazioni, i due consiglieri hanno chiesto all’amministrazione guidata dal sindaco Nicola Catania un impegno significativo per almeno ridurre la gravità del fenomeno.
Queste alcune delle proposte avanzate da Lo Piano e Beninati: ripristino al più presto del servizio di assistenza sociale mancante da due anni; effettuazione di campagne di sensibilizzazione e di promozione per l’assegnazione del 5 per mille ai bisognosi della città; inserimento di poste ad hoc nel bilancio 2014 per l’erogazione di aiuti adeguati; istituzione di appositi spacci di distribuzione quotidiana di prodotti alimentari di prima necessità ed ancora una serie di altre proposte come si può leggere nella mozione integrale qui di seguito pubblicata:
Mozione dei consiglieri Lo Piano e Beninati
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio
Mozione a favore degli indigenti
Premesso che la crisi economica e il blocco delle attività produttive, ha messo migliaia di famiglie in condizione di grave disagio e di assoluta indigenza;
Visto che assistiamo impotenti all’aumento dell’inflazione, al rincaro dei prezzi di tutti i generi alimentari, dei carburanti e di tutte le tariffe, e che pochi significativi segnali vengono da parte del governo centrale;
Rilevato che moltissime persone e nuclei familiari di Partanna, tra i quali vecchi e bambini, non riescono neanche a sopperire ai primari bisogni alimentari nonché al pagamento delle spese per la casa (acqua, luce, riscaldamento), così come al rispetto degli oneri tributari, in quanto si trovano senza reddito e senza lavoro;
Considerato che il tasso di disoccupazione partannese é pari a circa il 40% della popolazione e che l’età lavorativa di circa 7500 persone, da 15 a 64 anni, conta 3000 disoccupati tra cui 1800 donne e 1200 uomini circa;
Tenuto conto che vi sono circa 600 pensionati che percepiscono solo €278,00 al mese e che gli iscritti alla Caritas aumentano notevolmente, raggiungendo ad oggi circa 300 persone e questa situazione mina la dignità di tali soggetti;
Considerato, altresì, che il Comune può e deve farsi carico di accertare la consistenza di questo fenomeno e di attivare rimedi immediati, rivolti ad alleviare le drammatiche condizioni in cui versa questa parte della popolazione partannese;
Dato atto che i consiglieri di maggioranza e opposizione condividono
un’etica delle responsabilità che cercha di fornire risposte per la parte più debole della popolazione partannese, colpita da una grave crisi che dura da molti anni;
Tutto ciò premesso, l’Amministrazione Comunale al fine di arginare questo disagio sociale crescente si impegna:
• a ripristinare nei primi mesi del 2014 il servizio di assistenza sociale, mancante da circa due anni, possibilmente trasferendo le competenze all’Unione dei Comuni Valle del Belice per contenere i costi;
• a definire un piano ricognitivo immediato in tutto il territorio, ai
fini di una esatta rilevazione dei bisogni alimentari dei cittadini
in grave situazione di indigenza;
• a organizzare campagne di informazione a livello cittadino mediante brochure, social network, manifestazioni popolari, per il sostegno ai bisognosi, coinvolgendo imprese, commercianti, sindacati e tutti coloro che effettuano dichiarazione dei redditi a destinare il cinque per mille al proprio comune di appartenenza per le fasce indigenti;
• ad aumentare, in occasione del prossimo bilancio di previsione 2014, le poste già assegnate nel bilancio 2013, consentendo così, con congrui finanziamenti, l’erogazione di aiuti adeguati, in ogni caso maggiori di quelli attuali, alle famiglie bisognose;
• a istituire degli appositi spacci di distribuzione quotidiana dei beni alimentari, attraverso sistemi già in esercizio in alcuni comuni
italiani, quale ” la tessera alimentare” che consenta il prelievo di alimenti di base per il fabbisogno giornaliero;
• a inoltrare il seguente ordine del giorno alla Regione Sicilia,
perché con apposita delibera vengano disposti stanziamenti a favore delle persone più bisognose e venga promossa un’immediata e più efficace attuazione della legge 328/2000 per il contrasto della povertà.