Il Comune di Alcamo dice sì all’asfalto con polverino da pneumatico fuori uso

ALCAMO – Prima “prova” su una strada trafficata di un centro urbano per l’asfalto con polverino da pneumatici fuori uso, il progetto di ricerca che vede coinvolta la start-up innovativa “Rub-Lab srl” di Santa Ninfa. La prima stesa all’interno di un centro abitato è avvenuta tra ieri e oggi (23 luglio) in un tratto di 400 metri del corso dei Mille ad Alcamo. Il Comune guidato dal sindaco Domenico Surdi è stato il primo ente pubblico siciliano a scegliere l’intervento ecosostenibile di utilizzare l’asfalto contenente polverino da pneumatici obsoleti, per rifare il manto della sede stradale di una delle arterie più trafficate di Alcamo. Nello specifico per i 400 metri di strada è stato impiegato asfalto con polverino ricavato da 300 pneumatici di auto. «Abbiamo l’obiettivo di trasformare la città in un modello di buona Amministrazione, di efficienza e di sostenibilità – ha detto il sindaco Domenico Surdi – bisogna continuare in questa direzione avendo anche il coraggio di utilizzare nuovi materiali e provare nuove esperienze che sono messe a disposizione dal mercato».

Dietro la stesa di ieri su una via pubblica, dopo il primo test avvenuto mesi addietro in una strada privata a Santa Ninfa, c’è il progetto di ricerca “Rubberap” che sta conducendo il Laboratorio di strade, ferrovie e aeroporti del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Palermo, in collaborazione con la società consortile “Ecopneus” e che vede come partners l’Universitè Gustave Eiffel, l’azienda trapanese “Smacom S.r.l.” e la start-up innovativa “Rub-Lab srl” (entrambi con sede a Santa Ninfa) e la “DS Asfalti srl”.

Ai lavori di ieri e oggi hanno assistito anche l’assessore comunale ai lavori pubblici Vittorio Ferro, il professor Davide Lo Presti dell’Università di Palermo (coi ricercatori Gaspare Giancontieri e Silvia Milazzo), gli ingegneri Luis Alfonso de Leòn Alonso della società svizzera “Tyre Recycling Solution” (che fornisce il polverino) e Luciano Spina, Presidente della “Rub-Lab” e Antonino Pellicane della “Smacom”. La mescola dei materiali è avvenuta in un impianto di Santa Ninfa, poi coi camion l’asfalto è arrivato ad Alcamo.

La società svizzera “Tyre Recycling Solution” è un’azienda leader nel settore ed è titolare della licenza del brevetto americano “Asphalt Plus”. Già in America, da decenni, gli pneumatici obsoleti vengono resi riciclabili e impiegati nella produzione di asfalto. In Europa questa tecnica è stata impiegata recentemente, soprattutto, in Spagna. In Italia le normative ambientali hanno dato l’ok soltanto a novembre scorso. Da qui la collaborazione tra “Rub-Lab”, “Smacom” e la “DS Asfalti” con la “TRS”. «Per il primo test e per questa prima posa in una via pubblica è stata proprio la società svizzera a fornirci il polverino di gomma riciclata ma l’idea progettuale del nostro startup “Rub-Lab” è quella di chiudere il ciclo di produzione del polverino di gomma di pneumatico ingegnerizzato (denominato ECR, engineered crumb rubber) proprio a Santa Ninfa, con l’installazione dell’impianto», ha detto Luciano Spina.

Nel 2020 solo in Sicilia sono state circa 20.000 le tonnellate raccolte e il 70% sono state trattate presso la “Smacom” di Santa Ninfa. Attualmente il cippato di gomma, derivante dalla frantumazione degli pneumatici, trova mercato come combustibile alternativo per i grossi impianti, soprattutto cementiere. Da Santa Ninfa, una grossa fetta della produzione, viene venduta all’estero. «Da qui la nuova sfida per il riciclo e riutilizzo secondo le logiche della Circular Economy», ha detto Antonino Pellicane.


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