PATERNO’ – “In Sicilia, a Paternò, dopo la piena il fiume Simeto si è ritirato: è venuto così alla luce un antico tracciato che potrebbe essere o un approdo antico per le barche o una strada di epoca antica. Il fiume si è ritirato dopo la piena di questi giorni in seguito alle piogge ed è emerso un manufatto antico. Questo ritrovamento casuale, dovuto all’ennesima modifica dell’alveo del Simeto, offre l’occasione per trovare le conferma agli studi e alle ricerche condotte negli ultimi 30 anni. Grazie a questa scoperta è finalmente possibile ricostruire con evidenze archeologiche i tracciati della mobilità storica che collegava Hybla Major (l’attuale Paternò) con Centuripe. Adesso serve tutelare questa testimonianza, studiarla e rilevarla e predisporre la messa in sicurezza. Siamo sicuri che gli enti preposti si attiveranno rapidamente. Dopo le recenti scoperte nell’area delle Salinelle di Paternò (il santuario) e gli studi più recenti sul nome della città e sulla sua morfogenesi urbana, dall’antichità ad oggi, siamo pronti per una nuova stagione di scoperte, studi e di scavi archeologici per riaprire il dibattito ormai secolare: la città di Paternò non è di origini medievali, al contrario ha una sua storia pre-cristiana, pre-greca e le tracce sono ancora tutte da scoprire sulla sua parte più preziosa: la sua acropoli. Un ringraziamento speciale al geologo Orazio Caruso e alla giornalista Mary Sottile per averci permesso di ritrovare questo manufatto. Bisogna lavorare molto sui margini antichi del fiume Simeto”. Lo ha annunciato Francesco Finocchiaro, Presidente di Archeoclub D’Italia sede “Ibla Major” di Paternò.
Il fiume Simeto si ritira dopo gli eventi di questi giorni ed emergono testimonianze antiche
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