Il magistrale di Partanna vittima di … una ipocrisia costituzionale

Nel leggere il titolo, forse vi chiederete che c’entra il Magistrale di Partanna con la Costituzione e, ancor di più, con l’ipocrisia. Se avrete la pazienza di seguirmi nel ragionamento cercherò di soddisfare la vostra legittima curiosità. Saprete certamente che l’Istituto Magistrale di Partanna ha perduto la sua autonomia, nel senso che dall’anno prossimo non avrà più una sua Presidenza e una sua Segreteria e dipenderà in toto dall’Istituto d’Istruzione Superiore di Salemi. Ora, chi ha combinato una tale alchimia? Tutto lascia pensare che sia stato un “rappresentante del popolo sovrano”, giacchè la competenza della “razionalizzazione” (?) della scuola risulta in capo alla Provincia prima e alla Regione poi. Dove sta l’ipocrisia costituzionale? E’ presto detto. Il parlamentare eletto dal popolo, stando all’art. 67 della Costituzione, rappresenta l’intera comunità e non il territorio, la Città di nascita o il Comune di residenza. Il che è come dire che nel momento in cui viene eletto si spoglia di ogni “appartenenza”, abdica ad ogni interesse campanilistico, opera per il bene comune. Ora, e qui sta l’ipocrisia, tutti sanno che ciò non è vero, tutti sanno che ogni deputato cerca di tirare acqua per il proprio mulino. Altrimenti come si spiegherebbe il fatto che nel corrente anno scolastico due delle tre scuole di Partanna (Direzione Didattica, Istituto Comprensivo e Istituto Magistrale) sono state private dei rispettivi dirigenti scolastici e affidate a “reggenze” esterne, mentre (guarda caso !), le scuole di Salemi e di S. Ninfa sono rette da titolari? Come si spiegherebbe che dal prossimo anno (e forse per sempre) il Magistrale di Partanna diventerà sezione staccata di Salemi (da cui dista Km 25) e non, per esempio, di Castelvetrano (da cui dista Km 10)? So che il mio linguaggio risulta criptico e per addetti ai lavori; ma a che servirebbe dire apertamente che dietro all’alchimia di cui sopra sta un certo deputato regionale? Sono certo, infatti, che tutti lo sanno, anche se nessuno lo dice, aggiungendo così ipocrisia a ipocrisia. E, d’altro canto, non abbiamo anche noi partannesi contribuito a mandare tale personaggio a Sala d’Ercole? Ma, tant’è; si sa che il Partannese è…fatto così!


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