PARTANNA – In un documento il Pd di Partanna muove un’aspra critica alla nuova tariffa della Tasi (tassa servizi indivisibili, servizi ed opere in favore della collettività) con aliquote al massimo. “L’amministrazione Catania – si legge nella nota polemica del Pd – aveva già stangato i cittadini con l’aumento della tassa addizionale all’Irpef Comunale, portandola dal 5 per mille all’ 8 per mille (massimo consentito per legge) ed ora ha continuato lungo la stessa linea”.
Pubblichiamo qui di seguito il testo integrale della nota del Pd di Partanna.
IL DOCUMENTO DEL PD DI PARTANNA
Circolo di Partanna
Amministrazione Catania:
Amministrazione delle Tasse
Stangata d’Agosto: la nuova tassa TASI al massimo
Il Sindaco Catania mette le mani nelle tasche dei cittadini, applicando le aliquote TASI
al massimo e in modo indiscriminato.
L’Amministrazione Catania pur avendo la possibilità:
– Di azzerare l’aliquota;
– Di optare per l’aliquota base, prevista dalla legge, dell’1 per mille;
– Di adottare una tariffa fra l’1 per mille e il 2.5 per mille;
con la sua maggioranza ha scelto di spremere i cittadini, tassandoli, ancora una
volta, con il massimo consentito dalla legge.
Nella seduta del 04.08.2014, i Consiglieri Comunali di maggioranza, addottrinati
dal Sindaco Catania, hanno adottato le nuove tariffe della TASI (tassa servizi indivisibili,
servizi ed opere in favore della collettività) con aliquote al massimo:
– il 2,00 per mille per la prima casa (con una detrazione di 50 € per figlio di età
inferiore a 26 anni);
– il 2,5 per mille per la seconda casa e per tutti gli altri immobili e le aree
edificabili; così IMU+TASI =7,6 +2,5 (per mille) = 10,1 per mille (si precisa che il
massimo consentito per legge è 10,6).
Una tassazione insostenibile, una tassazione vergognosa che è indice,
da parte di questa Amministrazione, di:
– incapacità di immaginare una politica di sviluppo che favorisca
maggiori entrate;
– incapacità amministrativa a limitare gli sprechi, a razionalizzare
le spese, a recuperare i crediti, a lottare efficacemente
l’evasione.
L’amministrazione Catania aveva già stangato i cittadini con l’aumento della tassa
addizionale all’Irpef Comunale, portandola dal 5 per mille all’ 8 per mille
(massimo consentito per legge). Il Sindaco, a quanto pare, prova godimento quando
mette le mani in tasca ai suoi concittadini.
La sua tanto sbandierata “Competenza” in campagna elettorale si è tradotta nella
capacità indiscutibile di fare approvare alla sua maggioranza le tasse nella misura più
elevata. Ciò per fare cassa.
La TASI viene interpretata dal Sindaco come una possibilità di gettito fiscale ingente,
da utilizzare a suo piacimento.
VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA!