“Il porto orientale di Selinunte. Cronaca di uno scavo”

SELINUNTE – Al via una nuova campagna di scavi a Selinunte curata dall’Istituto Archeologico Germanico di Roma, dall’Università di Bonn e da quella di Bochum in collaborazione con il Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria. Il Progetto, diretto dal professor Jon Albers, ha lo scopo di indagare l’estensione dell’antico bacino portuale nella valle del Gorgo Cotone, tra la collina di Manuzza e la collina orientale. L’obiettivo principale è quello di individuare i limiti perimetrali dell’antico porto, datarne le strutture e definire la relazione tra lo scalo e l’impianto urbanistico.

L’iniziativa “Il porto orientale di Selinunte. Cronaca di uno scavo” segna una nuova tappa del progetto “I Cantieri della conoscenza” lanciato dal neodirettore del Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria, l’architetto Bernardo Agrò. Una formula, quella dei “cantieri aperti” che ha l’obiettivo di offrire ai visitatori nuovi percorsi che diventano divulgativi e inoltre coinvolgere cittadini e associazioni nelle campagne in corso favorendo così una “archeologia partecipata”.

“Le attività di ricerca del Parco – sottolinea Agrò – sono portate alla conoscenza attraverso la realizzazione di allestimenti museali a cantiere aperto, che costituiscono un valore aggiunto nella offerta culturale per i visitatori con rinnovati e sempre inediti percorsi. L’idea inoltre costituisce un modo nuovo anche per raggiungere i newcomers, cioè le persone che nei nostri siti museali non sono mai entrate ponendo come altro importante obiettivo far tornare loro e gli altri, facendo diventare il Parco come una realtà presente nella vita delle persone”.

 


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