Egregio Direttore,
vorrei approfittare delle pagine del Suo seguitissimo periodico per denunciare il fenomeno di randagismo che affligge la zona del centro storico situata tra le vie Mazzini, Roma, Del Popolo e l’area attorno alla zona archeologica e alla Chiesa di San Rocco. Come noterà dalle foto in allegato, un branco di cani che varia dai 7 ai 9 animali, vive pressoché indisturbato nella zona sopraindicata. Nulla di male se non fosse per la loro natura aggressiva! In quanto mamma di una bimba di un anno, non posso negarle i gravi disagi causati su mia figlia dal continuo abbaiare degli animali, a qualsiasi ora del giorno e della notte! La bambina viene svegliata ripetutamente e, quindi, non riuscendo a riposare adeguatamente, nell’arco della giornata rimane irritabile, nervosa e assonnata … Lo stesso vale per noi genitori che, oltre ad essere disturbati durante il sonno, dobbiamo poi impiegare parecchio tempo per far riaddormentare nostra figlia (fatica, molte volte, resa vana dal nuovo latrare del branco). Purtroppo le difficoltà non finiscono qui: più di una volta, uscendo dalla mia abitazione con la bambina nel passeggino, ho rischiato di essere aggredita dagli animali e ormai, salvo estremi casi di necessità, non esco da casa se non scortata da mio marito o con l’automobile. Mi chiedo: con l’arrivo della bella stagione non mi potrò permettere di fare una passeggiata con la mia piccola? Dovrò rimanere a lungo segregata a casa? Qualcuno interverrà mai? Questa situazione è sotto gli occhi di tutti ma, come spesso avviene nella nostra cittadina, nessuno muove un dito, tantomeno le autorità competenti. Penso che, in questo momento di fermento politico, sarebbe necessario riflettere anche sul fenomeno del randagismo a Partanna e mi auspico che chi si candiderà al governo della città sappia progettare interventi a tutela dei cittadini e, ovviamente, anche degli animali (non dimentichiamo che, in passato, molti poveri animali sono stati avvelenati da cittadini crudeli ma sicuramente esasperati da situazioni come quella descritta e, soprattutto, dall’indifferenza delle istituzioni).
Lettera firmata