Spett.le Redazione,
E’ così quindi? La risposta, di qualche concittadino, al problema randagismo si limita a ignobili tentativi di avvelenamento? Stando agli ultimi eventi sembrerebbe proprio di sì! Ieri, 28 Febbraio 2013, l’Associazione A.N.P.A.N.A. è stata contattata per soccorrere un cane in fin di vita. Verso le 21:30 alcune GEZ, insieme alla dott.ssa Giusy Sciara, si sono recate presso la piazza del paese per recuperare il cucciolo moribondo e portarlo, non in una struttura adeguata (perché sappiamo benissimo che Partanna n’è sprovvista), ma in un luogo dove poter, almeno, somministrare farmaci avendo a disposizione quantomeno un minimo di luce per poter operare sull’animale. Una scena raccapricciante. Un pubblico inerme che stava a guardare (non potendo intervenire diversamente se non avvisandoci … ragion per cui siamo grati) un cane che si contorceva e sobbalzava per i dolori. Grande disponibilità c’è stata da parte della dott.ssa Sciara e degli associati che, disponendo delle turnazioni, hanno elargito cure al cucciolo durante tutta la notte. Le GEZ sono riuscite ad intervenire tempestivamente su un solo cane…e il resto dei randagi? Nello stesso lasso di tempo siamo venuti a conoscenza di un altro caso di avvelenamento. E se questo fenomeno assumesse proporzioni estremamente preoccupanti? Utilizzare bocconi avvelenati è illegale. La legge n. 189/2004 punisce secondo l’art.544 bis (Uccisione degli animali), art.544 ter. (Maltrattamento degli animali). Inoltre l’art. 146 T.U proibisce e punisce la distribuzione di sostanze velenose e prevede la reclusione da sei mesi a tre anni e un’ammenda da € 51,65 fino a € 5.416,46. Occorre abbattere il muro dell’omertà che accompagna questi episodi denunciando i fatti alle Autorità competenti e dando loro la possibilità di punire chi commette questi reati. Per quanto riguarda il distaccamento A.N.P.A.N.A presente sul territorio di Partanna, il comandante delle GEZ, si impegna ad organizzare servizi di controllo diurni e notturni per prevenire episodi similari. Il nostro obiettivo, inoltre, è quello di sensibilizzare la cittadinanza e l’amministrazione del nostro territorio affinché ci si possa avvalere della collaborazione di veterinari e autorità per risolvere il problema randagismo; auspicando alla creazione di una struttura adeguata per ospitare questi animali, inibendo qualsiasi atto di crudeltà ad opera di individui che non considerano, i cani randagi, come nostri pari dotati di diritti e dignità. Concluderei citando una massima che possa fungere da monito per tutti noi…”Il compito più alto dell’uomo è sottrarre gli animali alla crudeltà”. Il problema del randagismo è reale, ma la soluzione ottimale non risiede di certo in gesti meschini che danno prova dell’alto tasso di INCIVILTA’ che ancora una volta ci caratterizza.
Associazione A.N.P.A.N.A
Distaccamento di Partanna