CASTELLAMMARE DEL GOLFO – «Oggi è una giornata triste per tutti noi che conoscevamo Piersanti ma non siamo qui semplicemente per deporre dei fiori o parlare di Mattarella: siamo qui per parlare a Piersanti. A lui siamo legati e gli chiediamo da 36 anni di darci una mano a portare avanti il nostro impegno civile. Piersanti ha vissuto la sua esperienza politica a servizio della nostra terra da solo. Non aveva numeri, ma solo qualità. Gli chiediamo di sostenerci».
Lo ha detto il sindaco Nicolò Coppola davanti alla tomba di Piersanti Mattarella, ucciso a Palermo il 6 gennaio del 1980, quando era presidente della Regione siciliana. Piersanti Mattarella era nato a Castellammare del Golfo nel 1935 e riposa dirimpetto alla tomba del padre Bernardo, nella chiesetta cimiteriale dove, poco prima della commemorazione ufficiale, in forma strettamente privata, si è recato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, fratello di Piersanti. Anche quest’anno è stata prevista una commemorazione al cimitero nel giorno in cui fu ucciso Piersanti, con un corteo alla presenza delle autorità civili e militari che dall’ingresso del cimitero ha raggiunto la chiesetta, dove è stata deposta una corona di fiori sulla tomba di Piersanti. Quindi il ricordo del sindaco Nicolò Coppola e la preghiera di don Michele Antonino Crociata.
«Ogni anno veniamo a chiedergli di darci una mano. E siamo sicuri che se ricordiamo il suo esempio, se valutiamo il testamento politico che ci ha lasciato, troviamo la forza per andare avanti – ha detto il sindaco Nicolò Coppola -… L’immagine dello Stato, come diceva il nostro Presidente della Repubblica che poco fa era qui, è quella che diamo noi: se offriamo un’immagine positiva il cittadino acquista fiducia nelle istituzioni. In fondo l’insegnamento di Piersanti è quello di dare sostegno, fiducia, efficienza e legalità ai cittadini. Il suo messaggio è attualissimo, basta tenerlo vivo soprattutto per i più giovani. Riscoprire Piersanti e il suo messaggio è la risorsa umana, culturale e politica per andare avanti. Lo ringraziamo per quello che ci ha lasciato e che continua ogni giorno a darci».