Illuminazione pubblica: le lampade a led lasciano le strade al buio.

CASTELLAMMARE DEL GOLFO – «Dopo aver convocato i tecnici della ditta ai primi di dicembre, sono stati effettuati più sopralluoghi in diversi punti dell’illuminazione pubblica e in due diversi incontri. Due giorni fa l’ultimo incontro con la ditta che ci aveva indicato tale data per effettuare ulteriori verifiche sull’illuminazione delle strade. La ditta Gemmo ha provveduto alla sostituzione di alcune lampade (con un wattaggio superiore rispetto a quelle già posizionate) in via Francesco Crispi e nei lampioni artistici del corso Garibaldi. Dal sopralluogo effettuato, abbiamo espresso ancora insoddisfazione rispetto alla capacità di illuminazione degli impianti, ritenendo possibile questa tipologia di illuminazione per i pali stradali alti e ritenendola del tutto insufficiente per la tipologia di lampioni d’arredo urbano. Per questo motivo, abbiamo prospettato noi stessi altre soluzioni possibili alla ‘Gemmo‘, che dovranno essere vagliate e verificate dalla ditta, al fine di garantirci una sufficiente illuminazione pubblica al momento per nulla soddisfacente».

Lo affermano il sindaco Nicolò Coppola e l’assessore Antonino Marchese.

Quest’ultimo, con il dirigente del settore Lavori Pubblici, l’ingegnere Simone Cusumano, ha effettuato dei sopralluoghi con la ditta incaricata di gestire l’impianto di illuminazione pubblica: si tratta della “Gemmo”(convenzione Consip) che, come da contratto, ha sostituito le tradizionali lampade a sodio alta pressione dell’illuminazione pubblica, con lampade a risparmio energetico: lampade a led che, però, illuminano scarsamente le vie che, soprattutto nelle ore serali e notturne, risultano quasi al buio.

«Se c’è un risparmio in termini di costi ed inquinamento, non c’è un buon ritorno del servizio affidato poco prima che questa amministrazione si insediasse, poiché l’illuminazione è veramente insufficiente ad illuminare le pubbliche vie – affermano il sindaco Coppola e l’assessore Marchese -. Per questo, dopo un nostro personale confronto con esperti di nostra fiducia, abbiamo proposto alla ditta l’installazione di una lampada con attacco a bulbo, di forma cilindrica con led posizionati a 360 gradi, che potrebbe rappresentare una soluzione al problema. La ditta ha accettato di impegnarsi a verificarne l’efficacia su almeno due lampioni viciniori, in modo da constatare l’idoneità di illuminazione. Nel caso in cui anche tale soluzione non fosse sufficiente, e non si trovi in tempi urgenti altra alternativa ritenuta idonea, abbiamo fatto presente che è intenzione dell’amministrazione ritornare alla tipologia di lampade preesistenti, procedendo quindi nella rimodulazione di questa parte di contratto, con le modalità idonee e concordate».

 


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