PALERMO – “Palermo, al pari di tutto il Paese, deve cogliere le nuove opportunità. Vogliamo creare le condizioni per un forte sviluppo imprenditoriale e occupazionale, valorizzando le straordinarie risorse del nostro territorio. Con questa consapevolezza abbiamo voluto organizzare a Palermo l’annuale appuntamento di “Share It”, un’occasione importante per coinvolgere le migliori competenze e professionalità presenti sul territorio italiano con cui condividere esperienze e conoscenze e trasmettere l’idea di come la classe imprenditoriale a Palermo sia pronta a un salto di qualità”.
Dario Scalia, da nove mesi presidente di Confcommercio Giovani Palermo, traccia un bilancio più che positivo di “Share It”, l’annuale appuntamento estivo dei Giovani Confcommercio progettato per condividere idee imprenditoriali, conoscere i nuovi trend di mercato e confrontarsi su nuovi progetti di sviluppo associativo.
Nella prima giornata si è parlato di metaverso, nft (non fungible token) e nuovi sistemi di pagamento per rimettere poi le idee in gioco attraverso un hackathon di idee sui progetti associativi. La conclusione dell’evento si è tenuta oggi (17 giugno) a Palazzo Steri, nella sede del rettorato dell’Università, alla presenza di un centinaio di imprenditori del terziario di mercato provenienti da tutta Italia.
“L’idea di ShareIt – ha commentato il presidente nazionale dei Giovani Confcommercio, Andrea Colzani – è che la conclusione di questa “due giorni” sia l’inizio di un percorso, non una conclusione. Il lavoro fatto a Palermo, oltre a dare spunti di crescita come imprenditori e come persone, sarà certamente di grande ispirazione al futuro del nostro Gruppo”.
“In un momento di grande trasformazione in campo sociale ed economico – aggiunge Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo – va incentivato il contributo dei nostri giovani, spesso coraggioso e innovativo, che deve rappresentare una leva per lo sviluppo del territorio. Nel corso degli ultimi 20 anni, Palermo ha perduto parecchi dei suoi giovani migliori che, dopo aver investito qui per la loro formazione, hanno lasciato l’Isola attratti dalle opportunità offerte dalle aziende del nord ed estere. Ora è il momento giusto di invertire la tendenza, di trattenere i nostri cervelli più brillanti. Ora o mai più potremo creare le condizioni per dare una svolta concreta ad una terra che ha enormi margini di crescita”.