SANTA NINFA – Tutti al Castello di Rampinzeri sabato 30 aprile per scoprire il nuovo CentroEsploraAmbiente della Riserva Naturale “Grotta di Santa Ninfa”, che verrà inaugurato dopo i lavori di allestimento realizzati dal Comune di Santa Ninfa, nell’ambito dell’Accordo di Programma PO FESR 2007-2013, in collaborazione con Legambiente Ente Gestore della Riserva e con l’Università di Palermo – Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare.
Il Centro Esplora Ambiente è un museo naturalistico coinvolgente ed interattivo con esposizioni tematiche ed allestimenti didattici, è un centro di educazione ambientale in cui esplorare e sperimentare concretamente gli affascinanti equilibri naturali, è un centro di documentazione in cui approfondire i temi della geologia, degli ambienti naturali, del territorio. Il progetto si è basato sul coinvolgimento diretto dei visitatori e su un apprendimento anche di tipo sensoriale ed emotivo: sono stati realizzati sistemi multimediali (video e mappe interattive), ricostruzioni di ambienti naturali (diorami e plastici del territorio), exibit didattici che facilitano l’interesse e la comprensione da parte dei visitatori.
Il programma prevede alle 9.30 una breve cerimonia inaugurale alla presenza delle Autorità (Sindaco di Santa Ninfa, Rettore dell’Università di Palermo, Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, Legambiente Ente Gestore della Riserva); a seguire si svolgeranno visite del CentroEsploraAmbiente guidate da esperti geologi e naturalisti, laboratori didattici tematici per le scuole ed i ragazzi, escursioni naturalistiche nell’area della Riserva Naturale e dell’area del Castello. Alle 13.00 è prevista una degustazione di prodotti tipici locali.
“La realizzazione del CentroEsploraAmbiente – dichiara il direttore della Riserva Giulia Casamento – costituisce una tappa importante nel percorso di strutturazione dell’area naturale protetta e di divulgazione ambientale svolto dalla Riserva sin dalla sua istituzione. Crediamo molto nelle azioni di divulgazione e sensibilizzazione ambientale e siamo convinti che il Centro Esplora Ambiente potrà dare un ulteriore forte impulso in questa direzione se la Regione Siciliana troverà una soluzione per garantire la tutela e la valorizzazione dei territori.”.
“Il Comune di Santa Ninfa ha dato fiducia sin dall’inizio al programma di tutela e valorizzazione della Riserva Naturale – afferma il Sindaco di Santa Ninfa Giuseppe Lombardino – insieme all’Ente Gestore Legambiente abbiamo avviato l’acquisizione ed il restauro del Castello di Rampinzeri, antico baglio risalente al ‘600, per restituire alla comunità un sito ricco di storia e di identità, e per fare del Castello un polo per lo sviluppo sostenibile e la promozione del territorio”.
Per informazioni sulla giornata del 30 aprile è possibile contattare la Riserva Naturale ai seguenti recapiti: tel. 3298620473-74-75 – santaninfa@legambienteriserve.it.
Istituita dalla Regione Siciliana ed affidata in gestione a Legambiente Sicilia, la Riserva Naturale “Grotta di Santa Ninfa” ricade in un vasto altopiano carsico di notevole interesse geologico, paesaggistico e naturalistico.
La Riserva tutela sia gli ambienti ipogei della Grotta di Santa Ninfa, ricca di splendide concrezioni gessose e carbonatiche, che la Valle del Biviere, caratterizzata da interessanti aspetti di vegetazione naturale (gariga, vegetazione ripariale, flora rupestre). Nell’area protetta sono diffuse suggestive formazioni carsiche superficiali: le doline, conche chiuse formate dallo scioglimento delle rocce ad opera dell’acqua piovana; gli inghiottitoi, stretti imbuti che convogliano le acque piovane nel sottosuolo; i karren, piccole scanalature sulle trasparenti e candide rocce gessose.
Il Castello di Rampinzeri è un antico baglio, risalente nelle sue parti più antiche alla fine del XV secolo, come testimoniato dalle volte a botte ed a crociera e dalle fondazioni tardo-medievali ad arco a tutto sesto, su cui poggiano le mura perimetrali.
Fu proprietà di Don Luigi Arias Giardina, nobile palermitano che fu fondatore, primo barone e marchese di Santa Ninfa. Nel corso del 1800 il complesso ha subito diverse trasformazioni architettoniche che lo hanno nobilitato nel prospetto in stile neogotico, sormontato da merli dai pinnacoli svettanti, che domina l’ampia vallata sottostante, e nell’adiacente cappella.
Del Castello di Rampinzeri si narra anche nel romanzo “Il Gattopardo”: “…si era giunti alla fattoria di Rampinzeri: un enorme fabbricato … sulla porta solidissima … un Gattopardo di pietra …; accanto al fabbricato un pozzo profondo, vigilato da eucaliptus, offriva muto i vari servizi dei quali era capace … sapeva fare da piscina, da abbeveratoio, da carcere, da cimitero …”.