Inside Out di Pete Docter, con le voci di Stella Musy, Melina Martello, Paolo Marchese, Daniele Giuliani e Veronica Puccio; Usa 2015; colore, durata 94’. Animazione.
Di nuovo un film d’animazione campione d’incassi. Inside Out è l’ultima fatica del connubio Disney-Pixar in cui si trovano meno risate ma una più delicata sensibilità, con tanto di lacrimuccia finale. È la storia di Riley, 11 anni, alle prese con un trasloco improvviso e i disagi interiori tipici di qualsiasi preadolescente, soprattutto se soggetto a un brusco cambiamento. L’originalità consiste proprio nella rappresentazione dell’attività emotiva della ragazzina, attraverso la personificazione delle sue cinque emozioni, rese simili a dei buffi pupazzetti in feltro: Gioia, Tristezza, Rabbia, Disgusto e Paura. Insieme dirigono il quartier generale dell’animo e della personalità di Riley il cui primato, necessariamente indiscusso, spetta a Gioia. Purtroppo crescendo ci si rende conto che la gioia non è sempre protagonista, bisogna riconoscere l’importanza di ogni sfumatura emotiva, persino triste, evitando di sfociare in un peggiore stato di apatia. Un progetto molto innovativo per cui i filmmaker Pixar si sono serviti dell’aiuto di un’équipe di scienziati e psicologi al fine di capire il lavoro della mente umana e plasmare in modo accurato i personaggi delle Emozioni. Un film per bambini solo in apparenza, adatto in particolare ai genitori e a chiunque abbia un ruolo di educatore. E perché no?, ideale pure per coloro che semplicemente sono curiosi di vedere come l’animo umano affronti le sfide della vita. Nell’aria si sente già profumo di Oscar.
Elenia Teri