Internet e le nuove generazioni – sintesi della conferenza organizzata dalla Fidapa di Salemi e tenuta presso il Centro Kim.

I bambini nati dopo il 2000 sono chiamati ‘nativi digitali’: cresciuti e socializzati attraverso il telefonino, il telecomando e i videogames, sempre più piccoli sono capaci di apprendere il funzionamento di un programma costituito da insiemi concatenati di ‘input e output’ e di gestirlo con padronanza.

I bambini e i ragazzi di questa generazione hanno sempre meno tempo libero che, peraltro, trascorrono da soli,  ognuno nella propria cameretta, senza molte possibilità di interazione con i pari, se non mediata da mezzi telematici e con scarse occasioni di movimento.

Il genitore  non è del tutto consapevole di quel che accade e anche la scuola avverte il cambiamento in atto, coglie     il disagio crescente di questi bambini che si manifesta con una progressiva riduzione della capacità di concentrarsi, di mantenersi orientati al compito, di stare con gli altri, a fronte di una crescente iperattività, una preoccupante fragilità emozionale ed un ragionamento non più basato sull’astrazione e su processi deduttivi e induttivi.

Internet sta trasformando la comunicazione e forse anche noi stessi. L’esperienza creata da computer e reti può in molti modi essere intesa come uno “spazio” psicologico. Chi accede ad Internet spesso si sente, consciamente o inconsciamente, come se entrasse in un “luogo” o in uno “spazio” che è riempito con una vasta serie di significati e scopi. Molti che hanno esplorato il World Wide Web descrivono l’esperienza proprio come un “viaggio”.

Metafore spaziali come “mondi”, “domini”, o “stanze” sono infatti comuni nelle attività on-line. Anche a livello psicologico, sovente si dice che il computer è un prolungamento della mente e della personalità, uno “spazio” che riflette i gusti, le attitudini e gli interessi di chi lo usa. In termini psicoanalitici, il computer e il cyberspazio possono diventare un tipo di “spazio di transizione” che può essere considerato un’estensione del nostro mondo intrapsichico.

Quali sono i rischi per un adolescente che usa questi mezzi che lo scaraventano nella realtà virtuale? Non pochi. Infatti, nell’adolescenza, l’identità è in formazione, e limitarsi solo al mondo di Internet, al mondo virtuale, comporta diversi pericoli e rischi.

Nell’adolescenza la formazione di un’identità autonoma passa attraverso delle tappe, come mette in risalto Erickson, durante questo periodo si assiste al passaggio dalla dipendenza all’indipendenza attraverso atteggiamenti di sfida e di scontro con il mondo degli adulti.

Diventa difficile conciliare le dinamiche relazionali di quest’età con la realtà del mondo virtuale frequentato dagli adolescenti. Infatti, uno dei motivi per cui tali strumenti vengono spesso contestati è proprio il fatto che questi nuovi mezzi di comunicazione vengono talvolta preferiti ai giochi interattivi in cui viene stimolata la relazione con i coetanei, andando in alcuni casi a sostituire la relazione vis à vis, di certo emotivamente più impegnativa e coinvolgente a favore di relazioni virtuali sentite come più facili e maggiormente protette anche da possibili maschere d’identità virtuale.

Nel mondo virtuale, gli individui nel loro processo di socializzazione sono in una situazione del tutto diversa dal reale, per certi aspetti in una situazione liberatrice, per altri in una d’isolamento.

Internet è molto usato anche da quei minori che hanno difficoltà a comunicare con i loro coetanei. Uno dei motivi è che essi, in rete, riescono a brillare perché in questo mondo virtuale si può emergere falsando la propria identità, senza dover dimostrare né capacità culturali né doti atletiche. Tutto ciò contribuisce a rafforzare la loro autostima.

I  principali rischi in rete per i minori sono:

  1. Pornografia e prostituzione.
  2. Pedo-pornografia.
  3. Odio, violenza e fanatismo.
  4. Satanismo.
  5. Cattive conoscenze nelle chat e, talvolta, rischi concreti per la propria incolumità.
  6. Stimoli all’uso delle droghe.
  7. Odio razziale.
  8. giochi mangia soldi online.
  9. Dipendenza da Internet.

Spesso genitori e docenti non riescono a rilevare nei ragazzi la dipendenza da Internet fino a quando questa non si manifesta nella sua gravità, con segnali forti come: molto tempo passato davanti al computer collegato in rete, scarso studio,  facile irritabilità e limitata  comunicazione con i compagni e i familiari.

Gli interventi che i genitori devono adottare per impedire l’insorgere della dipendenza sono:

1.     E’ bene comunque non proibire l’uso di Internet ma stabilire con il minore delle regole sulla sua corretta utilizzazione, compreso il tempo da dedicare alla rete.

2. I genitori si devono comunque interrogare se il loro uso di internet è sbilanciato a danno della socializzazione. In questo caso tale cattivo esempio deve essere corretto.

3. E’ necessario aiutare i minori a fare incontri nel mondo reale, incoraggiandoli a fare attività con altri coetanei, sia singoli o in gruppo, come ad esempio le associazioni educative (gli scout, l’azione cattolica ) oppure gruppi di volontariato o sportivi.

4. Se il ragazzo dimostra sintomi resistenti di dipendenza da Internet è bene consultare uno psicologo,  in quanto questo può essere conseguenza di depressione, conflitti interpersonali e scarsa autostima.

 

Dare regole ai minori che navigano è un dovere dei genitori. Non si può comunque insegnare ad affrontare la vita solo a colpi di regolamenti. L’educazione è anche guidare,  orientare, fornire modelli, trasmettere valori. E’ importante ricordare ai bambini l’importanza dei legami affettivi, della vera amicizia che rappresenta ciò a cui siamo chiamati.

Termino quest’articolo con una poesia bellissima che spinge a riflettere:

Credo in te Amico,

Finestra aperta nel tuo essere,

Credo nel tuo sguardo specchio della tua onestà.

Credo nella tua mano sempre tesa per dare,  Credo nel tuo abbraccio accoglienza sincera del tuo cuore.

Credo nella tua parola, espressione di quel che ami e speri.

Credo in te Amico, così nell’eloquenza del silenzio.     

di Marilena Pipitone


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