Kleos nel 2025…entra nella sua maggiore età

di Antonino Bencivinni. Il 2025 è l’anno della maggiore età (18 anni) di Kleos, nato appunto nel 2007, prima come quindicinale, poi come mensile. Nonostante tutte le difficoltà connesse, in particolare, con la pubblicazione di un giornale cartaceo diffuso gratuitamente, Kleos è stato, con regolarità certosina, sempre presente perfino nel periodo del Covid. I costi di un giornale cartaceo sono consistenti, nient’affatto paragonabili a quelli dei giornali on line che hanno trovato nell’ultimo decennio la loro diffusione: non è un caso, infatti, che i giornali cartacei locali, proprio nell’ultimo decennio, nella zona e in provincia sono pressoché scomparsi. Qualcuno di essi ancora si risveglia a ridosso di elezioni e si dilegua, come una meteora, subito dopo. Questo ovviamente non ci fa piacere: una ricchezza di informazione a più voci è un bene per la libertà, il pluralismo e la democrazia; per fortuna, però, oggi ci sono agenzie di informazione on line che, alcune molto egregiamente, fanno la loro parte. Fra queste – vogliamo e ci sentiamo di dire – si colloca, ed è il nostro costante impegno, pure Kleos che è anche quotidiano on line dal 2012 (su www.giornalekleos.it oltre che su facebook al link https://facebook.com/KleosGiornale).
Il nostro mensile ha ancora una sua grande forza di attrazione che si manifesta anche con l’acquisizione in questi ultimi anni dell’apporto di nuovi collaboratori che si affiancano con lodevole entusiasmo a quelli che da 18 anni continuano imperterriti la loro battaglia culturale e di testimonianza all’interno del giornale. Rubriche ormai “storiche” come Parva Favilla, La critica, la Ricetta, giochi e passatempi con musica e cruciverba, Lingua e poesia, La pagina di Agrigento si accompagnano ad altre rubriche (curate da nuovi collaboratori), che in questi ultimi anni, come ho già detto, vanno arricchendo il ventaglio delle proposte di Kleos ai lettori. Ho la pretesa, consentitemelo!, di pensare e di poter dire che Kleos costituisce una vera ricchezza per il territorio: non capirlo significa, a mio avviso, essere sordi e incapaci di vedere l’importanza e l’utilità per tutti (anche per quelli che preferirebbero persino il nulla) di un’agenzia di informazione, cartacea e on line, orgogliosamente non asservita e libera, come è stata ed è appunto Kleos a cui, almeno noi, assicuriamo con grande spirito di sacrificio e abnegazione, e augurandogliela, ancora una lunga vita.
Nell’assemblea di fine anno 2024, svoltasi nella splendida cornice di Parco dei Pini di Partanna come è ormai tradizione, i collaboratori, anche se non tutti hanno potuto essere presenti, ci siamo scambiati gli auguri pronti ad assicurare al territorio – col sostegno di chi ne capisce l’importanza -, la presenza del giornale, come abbiamo fatto negli ultimi diciassette anni.
Nella foto di copertina, scattata per l’occasione, nella sala di ricevimento di Parco dei Pini, da sx. Giuseppe Minaudo, Marika Pensabene, Antonino Pellicane, Salvo Li Vigni, Ina Venezia, Tino Traina, Antonino Bencivinni, Lucio Bencivinni, Stefano Caruso, Filippo Guirreri, Enzo Minio, Mario Bencivinni e, davanti a tutti, la mascotte, il carlino Totò. Assenti giustificati: Alessandro Baroli, Francesco Cusenza, Pietro Errante, Antonino Passalacqua, Vito Piazza e Davide Traina.


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