PARTANNA – Mercoledì 29 aprile alle ore 10.00 il Museo regionale di Castello Grifeo a Partanna sarà oggetto di un’Invasione Digitale da parte degli studenti armati di smartphone e macchina fotografica.
Due sono le idee di fondo del progetto promosso in tutto il territorio nazionale: coinvolgere gli studenti e la gente comune nella promozione di un luogo che ama e dimostrare che i canali internet e i social network possono essere strumenti utili per educare al bello e per contribuire alla conoscenza e alla tutela dei beni culturali.
L’iniziativa è realizzata dalla Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Trapani in compartecipazione con il Comune di Partanna e con la collaborazione del PAM Prima Archeologia del Mediterraneo.
Il Castello Grifeo, edificio il cui primo impianto risale presumibilmente al XIV secolo, anche se la sua esistenza è documentata al 1453, si presenta con il solenne aspetto di antica fortezza merlata. Oggi il Castello Grifeo è sede del Museo Regionale di preistoria del Belice. I reperti archeologici esposti sono provenienti in larga parte, dall’area di Contrada Stretto a seguito delle campagne di scavo, condotte da Sebastiano Tusa a partire dagli anni ’80, e da alcune necropoli del territorio belicino, con tombe a grotticella e a camera, datate media e tarda età del Bronzo. Particolarmente interessante appaiono esposte le diverse tipologie di ceramica preistorica, i vasi dello stile Partanna-Naro e del Bicchiere Campaniforme, il grande vaso rinvenuto a Capo d’Acqua, selci, ceramiche decorate, tazze, attingiti e resti di faune risalenti al Pleistocene superiore, quali elefanti, ippopotami e cervi.
Un particolare riguardo merita il “Cranio trapanato” risalente all’Età del Bronzo antico, rivenuto nel deposito funerario di una grotticella di contrada Stretto. Si tratta di un cranio con un ampio foro occipitale praticato mentre il soggetto era in vita. Il soggetto sopravvisse a questa “operazione” molto frequente nell’ambito della civiltà del Bicchiere Campaniforme. Una primordiale pratica magico-chirurgica probabilmente praticata per curare malattie mentali. .
Nel percorso di visita, anche la “Sala delle Armi” o “Sala del Trono” a pianta rettangolare con volta reale e un affresco del XVIII sec. che raffigura il re Ruggero II che sconfigge nei pressi di Mazara l’arabo Mokarta durante la liberazione della Sicilia dagli Arabi da parte dei Normanni.
Al suo interno è allestita una piccola ma pregevole pinacoteca composta da opere provenienti da alcune chiese distrutte in seguito al sisma del 1968 che colpì l’intera valle del Belice. Fra le opere spicca per la sua bellezza, il Polittico della Madonna del Rosario tra santi domenicani, datato 1585 a firma del pittore fiammingo Simon de Wobreck.
Questi gli orari di apertura del Castello Grifeo che è un Museo Regionale aderente alla Rete Museale e Naturale Belicina.
dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00. chiuso lunedì
la biglietteria chiude 30 minuti prima del museo.