Le perplessità di Batman sulla nuova Aro (per la raccolta dei rifiuti)

PARTANNA – SANTA NINFAVITA – Tutti mi criticano. Mi sento come Antoine nella sua famosa canzone. Da ciò che sento nei bar, se scrivo della politica partannese sono troppo di parte; se scrivo dei santaninfesi sono troppo tagliente; se mi dedico alla cucina, sono troppo romantico; se mi dedico alla storia, vivo nel passato. Ma davvero occuparsi di informazione è così difficile? Eppure, nonostante tutti mi critichino, germogliano gli emulatori. E mentre questo povero pipistrello è costretto a sorvolare qualche tetto per trovare una risposta ai suoi dilemmi esistenziali, è nato Santa Ninfa-Batman con tanto di tuta nero azzurra, che a un juventino come me fa cadere tutti gli organi vitali. Dall’età potrebbe essere pure mio figlio, e lo spero. Spero davvero che sia un figlio che riempia gli spazi vuoti che non riesco a riempire in questo momento. Troppe parole intorno alla politica santaninfese, troppe parole vuote per una frattura della minoranza che a distanza di settimane lascia ancora troppi dubbi, troppe ombre. Solo il tempo potrà essere galantuomo. E mentre aspetto un chiaro richiamo del mio direttore, perché sono evidentemente in ritardo con la consegna, il corso partannese si illumina di strane presenze, ed una delle protagoniste delle vicissitudini interne, sussurra, con area rassegnata, ad un vecchio storico della politica partannese: “Ci siamo concentrati sulle cose che ci dividevano, invece che partire ed unirci sulle cose che ci hanno sempre legato e compattato”. Ed allora decido di concentrarmi sullo spirito che anima questo giornale, e per il momento lasciare la politica santaninfese al comizio dell’ex-candidato sindaco, dell’ex-capogruppo mpa-udc, dell’ex consigliere santaninfese, e mi metto di traverso con un articolo pubblicato nell’immediatezza dei fatti dal nostro giornale. E’ nato l’Aro Rifiuti, Partanna-Santa Ninfa-Vita, dopo un anno di faticoso travaglio. Ma vediamo che cosa è successo nei singoli consigli comunali.

A Partanna la riperimetrazione è stata oggetto di esame in due concitate sedute consiliari, quella del 26.09 e quella di aggiornamento dell’indomani. La commissione rappresentata dal consigliere Libeccio, vista l’assenza per motivi personali del presidente Cannia, ha fatto un plauso agli uffici che in poco tempo hanno riformulato l’allegato B, oggetto di numerosi errori, addebitabili alle comunicazioni erronee sui dati pervenute dagli altri comuni, ma minuziosamente segnalati dal consigliere Bevinetto. Quest’ultimo aveva presentato alcuni emendamenti, che però non sono stati oggetto di esame da parte dell’aula, per “preclusioni politiche” evidenziate da Bevinetto e contestate dal sindaco Catania. Potete rivedere quanto successo nell’apposito spazio a disposizione su questa testata (diretta streaming in www.giornalekleos.it), in modo da poter valutare e sentire con i vostri occhi le motivazioni dei singoli che hanno determinato la nascita di un ARO a tre, in cui Partanna diventa comune capofila, senza però avere una posizione di supremazia, pur superando per numero di abitanti la somma della popolazione degli altri due comuni, e guadagnandosi esclusivamente il diritto a nominare il responsabile dell’ufficio comune.

A Santa Ninfa, la riperimetrazione dell’ARO viene approvata dalla sola maggioranza (assenti i consiglieri Genna e Falcetta). E’ stata pubblicata la relativa delibera consiliare, in cui l’emendamento tecnico all’allegato B viene bocciato dall’opposizione, per motivazioni che si ignorano; ed un emendamento, (non allegato), presentato dal consigliere Murania, nonostante il parere favorevole degli uffici, viene respinto dalla maggioranza. L’opposizione, con tre diverse motivazioni, rifiuta la riperimetrazione. Il gruppo Liberamente-Insieme Si può, per voce del capogruppo Genco, afferma che la proposta di delibera è lacunosa di numerosi prospetti, tra cui quelli relativi alle spese di funzionamento dell’ARO. Il consigliere Murania, per il quale la proposta è politicamente un disastro, si concentra invece sul risparmio per i cittadini che rimarrebbe incerto. L’ex capogruppo Pipitone si appella alla mancanza di uno studio economico, sociale e logistico. Rottura della minoranza anche in ordine alla soluzione del problema gestione rifiuti. Il gruppo Liberamente-Insieme Si può dice che associarsi è utile per ridurre i costi; il consigliere Murania afferma che sarebbe stato meglio andare da soli, in modo da essere subito operativi e garantire un servizio più economico, più efficiente, più efficace e sicuramente più trasparente; il consigliere Pipitone ritiene che sarebbe stato più opportuno gestire il servizio con il comune di Gibellina, e si chiede se Vita sia di passaggio per raggiungere la discarica di Campobello o il polo tecnologico di Castelvetrano.

Nel frattempo, anche a Vita la riperimetrazione Aro passa, e non poteva essere altrimenti, in quanto il numero degli abitanti, inferiore a 5.000 abitanti, meno della metà dei cittadini santaninfesi, avrebbe comunque impedito al comune montano di correre da solo, mentre a conti fatti, guardando proprio “l’evoluzione” negli allegati B, succedutesi nel corso di un anno, ha la certezza di un risparmio di spesa attraverso le economie di scala. Ancora non è stata pubblicata la delibera consiliare per valutare le voci politiche. Una cosa è però chiara, adesso, che i consigli comunali hanno deciso (con un allegato B, emendato all’ultimo minuto, grazie all’attenzione della commissione partannese e all’intervento, diciamo “salvatore”, di Bevinetto), il Piano di Intervento verrà approvato dall’Assemblea dei Sindaci, trasmesso alla Regione, e se accettato ritornerà nei singoli consigli comunali, i quali non potranno che ratificare ciò che è stato deciso dai loro sindaci e controllato dalla Regione.

Mi sembra un ritorno al passato. A quel passato non troppo lontano in cui la questione spazzatura veniva affrontata dai sindaci nell’assemblea di Belice Ambiente e poi gettata sulla responsabilità economica dei singoli consigli. Mi sembra un ritorno a quel passato in cui i sindaci di fronte alla gestione della partecipata, alzavano le spalle e gridavano che la colpa della cattiva gestione non era dei singoli, ma del colosso dai piedi di argilla. Speriamo che Batman abbia torto. Adesso che c’è l’ARO, così come hanno deciso i consigli comunali, se tutto funzionerà, come ci auguriamo, il merito sarà dei tre sindaci; se invece qualcosa dovesse andare storto, e la spazzatura aumentare di costo, saranno i consiglieri a doversi assumere la responsabilità di aumentare la spazzatura ai cittadini, ed i sindaci, come è successo con Belice Ambiente, potranno addebitare la colpa sempre a qualcun altro ovvero all’ufficio unico ARO e alla sua Assemblea.

Viva la vecchia e buona politica, ed i cittadini?

Batman


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