BAGHERIA – 25 e 26 settembre: terzo e ultimo fine settimana nelle prime 12 città che aprono le porte: Enna, Caltagirone e Caltanissetta. Bagheria, Carini, Monreale, Termini Imerese, Messina, Noto, Trapani, Mazara e Marsala. Dal 2 ottobre tocca a Palermo, Catania, Cefalù, Erice, Sciacca, Ragusa e Scicli
Dalle piante che combattono l’inquinamento alle campane che risvegliano energie nascoste, dal concerto “narrato” nel museo alle barche dei “cocciulari”nel lago.
E ancora cantine, aziende, cripte e torri, prigioni e saline, laboratori e artigiani. E nobili palazzi privati che poi richiuderanno le porte…
Si scoprirà che le piante sono le prime a combattere inquinamento e cambiamenti climatici: ve lo racconteranno a Villa Zagaria, a Pergusa, dove Le Vie dei Tesori entreranno nel nuovo, inedito, campo della “banca del seme”, per la sperimentazione sulla tutela dell’ecosistema naturale. Sarà una vera visita scientifica (domani alle 10) e sarà parte dei percorsi legati alla città di ENNA che, dopo l’exploit di questi giorni, si sta preparando al suo ultimo weekend nelle Vie dei Tesori. Restano ancora pochissimi posti per la passeggiata tra i conventi del centro storico, ma i luoghi sono tutti bellissimi, non perdete domenica la visita al prezioso museo di San Cataldo, aperto solo poche ore.
Domani e domenica (24 e 25 settembre), quindi, il festival porterà in giro in una Sicilia unica, nascosta, green, antica e leggera, da scoprire dall’alto e dal basso. In due fine settimana sono stati oltre 21 mila i visitatori che, programma alla mano e smartphone in pugno, si sono sparsi nelle dodici città che partecipano a questa prima branca del festival, costruito con UniCredit come main sponsor. E ci si prepara al rush finale, prima di veder partire – dal 2 ottobre – Sciacca, Cefalù, Erice, Ragusa e Scicli e le due capitane Palermo e Catania.
Sarà una vera immersione di bellezza, una corsa ad accaparrarsi luoghi che poi ritorneranno silenti, a riempirsi gli occhi di bellezza, ad ascoltare racconti e tradizioni. O anche le campane di cristallo al quarzo e i Didgeridoo che faranno risuonare Anna e Marco per risvegliare energie nascoste, nell’ultima sessione di yoga al tramonto (domani alle 19), all’Arco Azzurro di BAGHERIA, di certo uno dei luoghi inediti più visitati del festival. Le gite in barca nel golfo di Porticello sono ormai sold out, ma niente paura! ritorneranno nel programma di Palermo. A TERMINI IMERESE oltre alle visite nei luoghi, non perdete domani, alle 11,30 e alle 12,30, la performance musicale della pianista Floriana Franchina al Museo Civico, dopo la visita guidata condotta dal direttore Fabio Lo Bono. Domenica alle 19, nella chiesa di San Giacomo, lo spettacolo “Si conta ri Caterina figlia ri Diu” di Damiano Giunta, con Alessia Spatoliatore, ispirato alle originali didascalie in siciliano antico scoperte negli affreschi all’interno della chiesa dedicata alla Santa. A CARINI la gente si è già riversata nel Castello alla ricerca del tormento della famosa baronessa, e nelle misteriose catacombe di Villagrazia, ma non si devono dimenticare gli oratori: quelli del Santissimo Sacramento è un vero e inatteso merletto di stucco. A MONREALE lasciatevi trasportare dall’odore del pane sfornato: vi condurrà allo storico forno Litria dove (domani alle 15 e alle 17) vi spiegheranno il segreto della panificazione tradizionale. Sempre sabato, dalle 11 alle 13,30, c’è la visita speciale al Mam, Museo dell’arte del mosaico, che è un vero spettacolo colorato; ma se avete un po’ di tempo domenica (alle 10 e alle 14) intrufolatevi nel quartiere Ciambra e visitate la bottega dove nascono le tessere dei mosaici e si potranno seguire le tecniche artigianali di lavorazione. Domenica alle 16,30 ci si inerpicherà fino al Castellaccio oppure si seguirà Mahlus il Cantore…
I cocciulari sono artigiani di mare, anzi di lago: quello di Ganzirri dove da trecento anni dragano la sabbia alla ricerca di vongole. Lo fanno da barche speciali su cui eccezionalmente accoglieranno i visitatori delle Vie dei Tesori, domani e domenica dalle 9 alle 12: sarà un’esperienza veramente straordinaria. Se poi avete tempo e voglia di aria buona, domenica alle 10 salite a Floresta, il borgo più alto della Sicilia, vi parrà di chiacchierare con le nuvole. MESSINA comunque, apre questo ultimo weekend (domani e domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 17) il Palacultura Antonello da Messina dove si visita la memoria della città nelle collezioni della GAMM, l’archivio storico comunale e la mostra Vara e Giganti. Fuori porta, a Mili San Pietro si camminerà fino all’eremo greco di San Sostene (non perdete l’altare a tarsie in marmo). Forte San Salvatore sarà aperto solo sabato e Santa Maria Alemanna solo domenica mattina, quando ci sarà l’ultima passeggiata a tema “mariano”. Restiamo nella Sicilia dell’Est per raggiungere NOTO dove, per l’ultimo weekend in programma si continua la festa per i cento anni dei Fratelli Napoli, con una mostra sulla centenaria compagnia di pupi catanese. Appuntamento al Museo Civico, domani e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Domani alle 9,45 si entrerà nella riserva di Vendicari, se siete fortunati scoprirete specie di uccelli variopinti. In città, sarà l’ultima occasione per visitare palazzo Landolina di Sant’alfano, cercando i fantasmi di re Ferdinando II di Borbone e della regina Maria Teresa d’Austria (aperto dalle 10 alle 17,40).
Il viaggio continua e passa dal cuore della Sicilia: a CALTAGIRONE il teatrino è aperto domani e domenica (dalle 10 alle 11 e dalle 14 alle 16,40), ogni pupo è pesantissimo, si manovra a fatica, ma scoprirete che solo un puparo riesce a renderlo leggero. Ultima occasione per entrare in due palazzi privati: sono straordinari e aperti solo pochissime ore, trovare posto sarà difficile: Palazzo Gravina Pace apre domani (dalle 16 alle 17) e domenica (dalle 10 alle 11); Palazzo Spadaro Libertini, solo domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17. CALTANISSETTA propone una domenica speciale alle Tenute Lombardo per una passeggiata tra i vigneti e la visita della cantina e della Tenuta di “Sua Altezza”. Si assaggeranno Catarratto e Nero d’Avola. Viracconteranno anche la storia della famiglia di Arké che da tre generazioni produce olio: vi faranno degustare quattro extravergini (domani e domenica alle 10 e alle 15). Raccomandandovi di non perdere il walking tour che evocherà il devastante bombardamento del ’43 (domenica si parte alle 17,30 dal piazzale della Stazione), ricordiamo che apre (dalle 10 alle 12,40) il Teatro Rosso di San Secondo: chiedete di far scorrere il meccanismo per aprire il tetto e osservate il cielo azzurro che pian piano si affaccerà sulla sala.
Il Trapanese chiude in bellezza: MARSALA è in assoluto la città più visitata ma non per questo allenta la corsa: aprirà a tappeto le sue chiese e i palazzi, ma porterà – per questo ultimo scampolo d’estate – ancora una volta sullo Stagnone. Potrete scegliere se via aria (sul Piper), via acqua (in barca) o via terra (a cavallo). Le cantine sono tutte aperte e offrono degustazioni soprattutto di Marsala. E approfittate del sale delle saline: è una vera maschera di bellezza. Se non ne avete abbastanza, raggiungete TRAPANI e le Saline Culcasi di Nubia dove sia domani che domenica, alle 17. Vi spiegheranno come funzionava il grande mulino a vento; si potranno incontrare i pescatori di Barracche, il porto peschereccio; e si resterà incantati a veder correre le mani dell’ultimo corallaro, Platimiro Fiorenza. Ci sono pochissimi posti per salire in barca e raggiungere il Castello della Colombaia, ma tanto vale tentare: domani e domenica dalle 10 alle 17; e soltanto domani alle 10,30, vi spiegheranno preparare il cuscus e le sarde allinguate. Alla Tenuta Cav.Mandina di MAZARA DEL VALLO, dalle 11 alle 18, vi faranno assaggiare un profumatissimo olio evo macinato a freddo, e sul “pani cunzato” andranno pomodori e origano. Poi da non perdere è la regale Abbazia normanna di Santa Maria dell’Alto, voluta da Giuditta, figlia di re Ruggero, ma anche le visite alle aziende di grani antichi o dove si coltivano gli avocado.