LE VIE DEI TESORI / ultimo weekend

ALCAMO – Ultimo weekend (15 e 16 ottobre) per Le Vie dei Tesori: Un coro di 30 elementi chiude il festival a Ragusa: si potrà scoprire da vicino e dopo 60 anni la statua dell’Immacolata di San Francesco. Scicli ha aggiunto tele del Gruppo di Scicli a Palazzo Spadaro, Alcamo un focus sui vini del territorio. La cittadina barocca di Scicli resta la terza più visitata delle Vie dei Tesori dopo Palermo e Catania: e il suo successo continuerà anche in questo terzo e ultimo weekend. Lunghe code per visitare, all’interno del Comune, le stanze utilizzate come set della fiction sul Commissario Montalbano.

Alcamo è stata una vera sorpresa, uno dei siti in cui si sono riviste le code che mancavano praticamente dai mesi precovid: merito dei suoi manieri, il castello dei Conti di Modica, in pieno centro, dove si cammina sui merli e si scoprono le case dall’alto. Qui è stata aggiunta (domani sabato 15 ottobre e domenica alle 18,30) anche una sorpresa di fine festival, un focus dei vini della Sicilia Occidentale attraverso un viaggio tra i vitigni simbolo e la degustazione di quattro vini più rappresentativi del territorio. Tante le visite al castello di Calatubo scosceso, inespugnabile, è veramente un luogo strano e colmo di misteri. Ve ne racconteranno alcuni i ragazzi dell’associazione che da anni si batte per la sua salvaguardia. Se poi volete andare in cerca di tragici amanti e regine infelici, continuate lungo la strada e raggiungete la Cuba delle Rose, guardata a vista dal Capelvenere, uno dei pochissimi esempi ancora esistenti di canalizzazioni arabe e cisterne misteriose. Si visita la Chiesa Madre, in stile gotico-catalano a tre navate con gli affreschi del Borremans, e 17 cappelle di proprietà delle famiglie alcamesi; la chiesa di San Pietro Apostolo è una delle più antiche di Alcamo, con la sua elegante serie di stucchi. Il Museo di arte sacra tra dipinti, sculture, argenti, messali, antifonari, presepi, ceroplastiche, sacri paramenti. E poi la sorpresa. Inaugurato per il festival, un gioiello: la collezione particolare di 220 strumenti musicali raccolti in una vita intera dal compositore e poeta alcamese Fausto Cannone, nell’ex chiesa di San Giacomo De Spada.

La passeggiata di domani alle 15 condurrà alla scoperta delle antiche vie della città raccontandone la storia, dalle origini ai giorni nostri. Dall’impianto urbanistico si potrà notare l’evoluzione dell’abitato, da Casale Alqamah (con vicoli ciechi e impianto circolare) fino allo schema ortogonale, a scacchiera del centro storico dal 1200 in poi. Passando per il Castello dei Conti di Modica, si proseguirà fino a piazza Ciullo, dal nome del famoso poeta della corte federiciana. Tra palazzi di epoca barocca, torri e chiese di gusto gotico catalano, chiaramontano, neoclassico. A Torre De Ballis i proprietari vi accoglieranno nella sala delle giare dove verranno raccontati usi e consuetudini dei casali agricoli. Quindi si salirà al piano nobile, tra arredi d’epoca, arte e musica nella torre medievale, perfettamente conservata. Piccolo tesoro gastronomico alla fine. Scelto quest’anno dall’assessorato regionale al Turismo tra le manifestazioni che promuovono SeeSicily, Le Vie dei Tesori, con il supporto del main sponsor Unicredit, ha saputo creare sinergie e dialogo, e attivato un progetto che si compie grazie alla collaborazione di oltre 200 partner: Regione, Atenei, Comuni, Diocesi, gestori privati, istituzioni dello Stato, proprietari di palazzi nobiliari, col sostegno di Poste Italiane.


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