di Mario Bencivinni. L ’evoluzione di Internet ha creato opportunità, portato nuove sfide e reso “obsoleti” i tradizionali modelli di giornalismo: il potere di produrre e diffondere notizie, da sempre detenuto dai giornali, sta gradualmente passando a tutti coloro, professionisti e non, che hanno voglia di comunicare col mondo attraverso gli strumenti offerti dal digitale. Oggi i giornali si trovano in un ecosistema radicalmente cambiato dove risulta sempre più difficile sopravvivere senza una cultura tesa ad un’innovazione continua. Una delle sfide più grandi che devono fronteggiare, deriva dalle applicazioni che consentono agli utenti della rete di collaborare con i media nella produzione e nella diffusione di contenuti. Per non perdere terreno nella nuova arena competitiva molti giornali online stanno favorendo la tendenza emergente di un giornalismo partecipativo. La ricerca è stata condotta sul giornalismo legato a realtà di piccole dimensioni. L’obiettivo della tesi di laurea magistrale alla Bocconi nella parte che riguarda e che ha visto in parte “protagonista” l’esperienza giornalistica on line di Kleos, è stato quello di comprendere l’impatto di Internet nel giornalismo locale tradizionale attraverso lo studio del modello di un giornale che opera in un contesto hyperlocal e delle relazioni che lo stesso intrattiene con i gruppi facebook locali, costituiti da lettori che partecipano attivamente alla produzione di notizie legate al medesimo contesto di riferimento. Vengono indagate le motivazioni che spingono i membri di gruppi facebook a partecipare attivamente alla produzione e alla diffusione dell’informazione e la loro propensione a fare “giornalismo”. Nel contesto dello studio complessivo si inserisce anche una ricerca proposta nel recente passato ai gruppi Facebook locali di cui presentiamo ora i risultati. Attraverso la ricerca esplorativa si è cercato di mettere in evidenza l’importanza che i membri dei maggiori gruppi facebook di Partanna hanno in termini di diffusione dell’informazione locale on line e di coinvolgimento attivo dei lettori. I lettori sono stati esortati a contribuire all’indagine direttamente nei tre gruppi esaminati costituiti su Facebook. Il questionario è stato compilato da 167 lettori, sono poi state rimosse dal campione le risposte incomplete e, alla fine, sono stati raccolti in totale 142 questionari. Il campione presenta un’audience composta dal 57,7% di uomini e dal 42,3% di donne, con una fascia d’età prevalentemente compresa tra i venti e i cinquanta anni (91% circa delle osservazioni). Il livello d’istruzione è medio-alto (40,8% Laurea di secondo livello, 33,8% Laurea di primo livello e 20,4% Diploma di Scuola Superiore), più della metà dei lettori (complessivamente 53,5%) dichiara di non vivere nella città d’origine (Partanna), che rappresenta il centro di interesse degli argomenti trattati nei gruppi, mentre il 46,5% dichiara di essere attualmente residente in loco.
La prima domanda proposta era finalizzata a scoprire la frequenza di lettura dei membri dei gruppi, a cui è stato chiesto di rispondere su scala da uno a quattro in relazione a tre diverse tipologie di media: mass media online tradizionali (giornali nazionali e regionali), giornali online di carattere locale (con riferimento specifico al Giornale Kleos e al suo principale competitor) o notizie pubblicate nei gruppi costituiti su Facebook (con riferimento specifico ai tre gruppi locali oggetto di studio). La prevalenza degli intervistati ha dichiarato di leggere i mass media tradizionali “da uno a tre giorni a settimana”, i giornali di informazione locale tra “quattro a sei giorni a settimana” e “tutti i giorni” le notizie pubblicate nei gruppi quotidianamente. Questa evidente preferenza dei gruppi su Facebook come fonte informativa è motivata anche dal fatto che l’obiettivo di ricerca si è volutamente focalizzato sui lettori che fanno già parte delle community di informazione locale, al fine di indagare sul loro atteggiamento nei confronti di tutti i media disponibili nel web. È stato chiesto in seguito di indicare l’intensità con cui i lettori contribuiscono a scrivere contenuti nei gruppi (come notizie, foto, link ad altri siti, interrogativi, informazioni, ecc.) per misurare il grado di partecipazione attiva attuale dei lettori su scala da uno a nove, ed infine è stato chiesto di indicare la volontà degli stessi a contribuire alla produzione di notizie da inserire nei giornali locali sotto forma di articoli veri e propri, per indagare sulla propensione dei lettori a fare informazione. È stato proposto un set di domande, su scala da uno a nove, per scoprire quanto ognuna di esse contribuisce alla decisione dei lettori di aderire ai gruppi facebook. E’ stato possibile ridurre il set di domande in due macro gruppi, che sono stati identificati come “motivazioni di carattere politico” e “motivazioni di carattere sociale”.
– Motivazioni di carattere politico
All’interno di questo fattore sono contenute le seguenti motivazioni:
– Faccio parte dei gruppi per ascoltare una voce alternativa sui fatti del mio paese, rispetto a quanto riportato nei giornali tradizionali;
– Faccio parte dei gruppi per sapere chi ha le mie stesse opinioni e chi no;
– Faccio parte dei gruppi per sviluppare nuove relazioni con persone del mio paese;
– Faccio parte dei gruppi per conoscere le cose che interessano ai miei concittadini.
– Motivazioni di carattere sociale
Questo fattore si compone di queste motivazioni:
– Faccio parte dei gruppi per mantenere le relazioni con la mia comunità;
– Faccio parte dei gruppi per avere notizie sui miei concittadini;
– Faccio parte dei gruppi per contribuire a far del bene alla mia comunità.
Si è indagato successivamente sulla relazione esistente, in riferimento all’intero campione, fra le motivazioni che spingono gli utenti a far parte dei gruppi e il contributo attivo che attualmente danno ai gruppi sotto forma di partecipazione alla produzione di contenuti. E’ stato possibile determinare quali sono le motivazioni che più impattano, e il loro peso relativo:
Contributo attuale alla produzione di notizie dei gruppi:
1. Mantenere le relazioni con la mia comunità (61,03%);
2. Ascoltare una voce alternativa sui fatti del mio paese, rispetto a quanto riportato nei giornali tradizionali (17,09%);
3. Contribuire a far del bene alla mia comunità (21,88%).
Il senso di appartenenza alla community e la possibilità di ascoltare una voce alternativa, generata dagli stessi cittadini, rispetto alle notizie offerte dai giornalisti professionisti sono due motivazioni che spingono i lettori ad essere parte attiva della community come commentatori, partecipanti a discussioni di gruppo, blogger o perfino giornalisti e reporter freelance. In aggiunta a queste motivazioni, quella più rilevante (61,03%), risulta essere il desiderio di mantenere le relazioni e i contatti con la propria comunità.