CASTELVETRANO – “Il Circolo Legambiente Crimiso di Castelvetrano,
– richiamando espressamente analoghe prese di posizione sull’argomento rispettivamente del Novembre 2015 e Febbraio 2016 con cui si è denunciato l’atteggiamento colpevolmente “passivo” dell’amministrazione comunale di Castelvetrano di fronte al progressivo deterioramento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti,
– alla luce dell’ordinanza della Regione Siciliana con cui è stato disposto il conferimento dei “rifiuti urbani indifferenziati per lo stoccaggio provvisorio presso l’impianto di compostaggio sito nell’ambito del Polo tecnologico integrato nel Comune di Castelvetrano c.da Airone”,
– ritenendo fondata la preoccupazione di un possibile inquinamento delle falde acquifere per la presenza a poca distanza del fiume Modione e soprattutto dei pozzi di approvvigionamento di acqua potabile per Castelvetrano,
-ritenendo inadeguata l’attuale politica di trattamento dei rifiuti, i cui risultati negativi in termini di sporcizia e presenza costante in quasi tutte le strade di montagne di rifiuti indifferenziati sono sotto gli occhi di tutti,
PROPONE
1) Immediata attivazione e/o di isole ecologiche ove effettuare il conferimento differenziato dei rifiuti (un parametro indicativo iniziale potrebbe essere di almeno una ogni 10.000 abitanti: per Castelvetrano suggeriamo il ripristino di quella di Marinella di Selinunte, l’attivazione di due a Triscina, almeno in questa fase estiva, e per la città l’attivazione di una seconda nella zona del campo di aviazione-via Campobello, in aggiunta a quella già esistente.
2) Contemporanea campagna di pubblicità e sensibilizzazione alla popolazione ad effettuare la selezione dei rifiuti ed al loro conferimento nelle isole ecologiche con il massimo rispetto deli orari stabiliti; attivazione di un sistema premiante per i cittadini virtuosi;
3) Report periodico dei movimenti dei rifiuti lavorati nel polo tecnologico, con costante monitoraggio dei dati relativi allo stoccaggio complessivo dei rifiuti in sosta al suo interno. Rilevazione periodica dello stato di salute della falda acquifera.
4) Istituzione di un comitato tecnico-scientifico coordinato dal Sindaco per il monitoraggio e la verifica del rispetto delle condizioni di sicurezza previste per legge a tutela della salute pubblica e delle scadenze comunque indicate dalla su richiamata Ordinanza del Presidente della Regione relativamente alla temporaneità dello stoccaggio dei rifiuti indifferenziati all’interno del polo tecnologico. Del comitato dovrebbero fare parte anche liberi cittadini esperti in materia di tematiche ambientali sentite le varie associazioni civiche impegnate sul fronte dell’emergenza rifiuti.
5) Migliore regolamentazione di smaltimento di imballaggi nei centri commerciali e negozi in genere e responsabilizzazione delle ditte pubblicizzate nei volantini che eviti di sporcare la città ed aumentare i rifiuti.
Circolo Legambiente Crimiso”