L’impresa degli apprendisti ciceroni della scuola secondaria di I grado Pappalardo e Medi

CASTELVETRANO – In occasione delle Giornate Fai per le Scuole, anche gli alunni dell’I.C. Lombardo Radice Pappalardo ed in particolare delle classi prime dei plessi Pappalardo e Medi hanno vissuto una bella opportunità di educazione tra pari. Infatti anche a Castelvetrano, come in molte altre città d’Italia, i soci FAI Giovani hanno accompagnato gli studenti in un’esperienza di visita guidata nel territorio, alla scoperta del patrimonio storico-artistico poco conosciuto. Un viaggio emozionante che in un primo momento ha permesso agli alunni di conoscere la bellezza e la storia di un sito storico cittadino, come il Convento dei Minimi di Castelvetrano e sede dell’Archivio Storico-notarile della città, nonché della biblioteca gentiliana e poi, da Apprendisti Ciceroni, di scoprire anche il piacere dello studio finalizzato al racconto, davanti a un pubblico costituito dai compagni di classe e visitatori.
Gli studenti hanno partecipato in maniera molto attiva al progetto, colorando la narrazione del luogo con la personale visione e interpretazione dei temi trattati. E così il Convento dei Minimi si è svelato come un piccolo scrigno che custodisce una parte della storia e dell’arte della nostra città: questo palazzo, quale sede dell’archivio storico-notarile, custodisce gli atti notarili di Castelvetrano dal ‘600 fino al secolo scorso; accoglie anche un’emeroteca, disponibile per la consultazione, e la biblioteca gentiliana, composta da volumi storico-filosofici appartenenti alla biblioteca che Giovanni Gentile costituì a Palermo un secolo fa. Inoltre gli Apprendisti Ciceroni attraverso gli spazi della galleria Salinas, un’esposizione di foto ad alta definizione del patrimonio selinuntino, hanno condotto alla conoscenza dei miti e delle divinità, irascibili e capricciose protagoniste delle metope dei templi di Selinunte. Nelle sale del piano terra si sono aggirati tra i cimeli garibaldini e hanno curiosato nella corrispondenza di Fra’ Pantaleo e Garibaldi e tra i decreti di Vittorio Emanuele indirizzati ai Siciliani, documenti intrisi ancora delle imprese dell’Unità d’Italia. Un viaggio quello compiuto all’insegna non solo della “cittadinanza attiva” ma anche dell’amicizia e del divertimento per promuovere, secondo lo spirito dell’art. 9 della Costituzione italiana, la cultura del rispetto dell’arte e della storia, ma anche occasione per mettere alla prova le capacità dialettiche e di interazione con l’altro.


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