L’Unione dei Comuni un Ente da sopprimere o da rinnovare?

Partanna Palazzo Pisciotta Calandra XVII sec.-PARTANNA – L’Unione dei Comuni Valle Del Belice è un ente territoriale locale di secondo grado composto fino ad oggi da cinque Comuni: Partanna, Gibellina, Santa Ninfa, Poggioreale e Salaparuta.

L’Unione è nata nel 2004 con lo scopo principale di esercitare congiuntamente una pluralità di funzionia vantaggio dei territori e delle popolazioni (come si verifica in quasi tutte le Unioni dei Comuni da Roma a salire).

I comuni unionisti avrebbero dovuto gestire in forma congiunta le seguenti funzioni: Protezione civile; Espropriazioni; Attività legale; Formazione del personale; E-Government; Nucleo di Valutazione e Controllo di gestione, Promozione dei prodotti tipici locali; Randagismo.

A 10 anni dalla costituzione, cosa rimane dei propositi “politici” iniziali?

Nel bilancio di previsione 2013, in mancanza di risorse certe da parte della Regione Siciliana (non risultavano  emessi i decreti di assegnazione per contributo straordinario  per gli anni 2011, 2012 e 2013), il Consiglio dell’Unione ha ritenuto necessario, al fine di assicurare gli equilibri del bilancio, utilizzare  l’avanzo di amministrazione per finanziare spese correnti ripetitive, nonché procedere all’incremento della compartecipazione dei comuni facenti parte dell’Unione  per un totale di €. 132.162,95.

In sintesi, l’Unione è stata finanziata quasi interamente con i soldi provenienti dai Comuni.

Partanna ha finanziato con oltre 38 mila euro; Santa Ninfa con oltre 22 mila euro; Gibellina con oltre 20 mila euro; Poggioreale con circa 14 mila euro; Salaparuta con oltre 13 mila euro. In tempo di vacche magre per i bilanci comunali, le risorse sottratte alle casse comunali in favore di quelle dell’Unione, sono servite per realizzare il proposito “costitutivo” di promuovere lo sviluppo dell’intero territorio e la crescita delle singole comunità, attraverso la gestione collettiva ed unitaria delle funzioni?

Dopo 10 anni dalla sua nascita, l’Unione non ha ancora una dotazione organica ed opera attraverso un ufficio provvisorio, composto da 4 dirigenti (con posizione organizzativa) ed una figura amministrativa.

Oltre ai 4 dirigenti vi sono le seguenti figure burocratiche: il segretario dell’Unione, il direttore scientifico della formazione, il revisore dei conti, l’OIV.

Al direttore scientifico per il periodo agosto 2012-luglio 2013, è stata liquidata la somma di € 6.000,00, oltri oneri di legge a carico dell’Ente, mentre ad un professore per una giornata di docenza formativa è stata liquidata la somma di €. 1.300,00. Per il revisore dei conti con incarico triennale, fino al 2013, il compenso annuo lordo era stato fissato in € 5.805,00.

A breve il consiglio sarà chiamato a nominare un nuovo revisore ed a determinare un nuovo compenso. Mentre, la giunta, a seguito delle dimissioni in massa dei componenti dell’OIV avvenuta nel 2013, dovrebbe nominare i tre nuovi membri dell’organismo intercomunale di valutazione della perfomance.

Da rilevare che a tale organismo “nominato” è stato liquidato un compenso annuale di oltre 15 mila euro ovvero circa € 5.000 annue per ciascun componente.

Il quadro organizzativo-burocratico si chiude con il “sottofondo” del dato “politico”. I sindaci che costituiscono la Giunta non percepiscono indennità ed i consiglieri ricevono il gettone di presenza solo quando si riuniscono.

Da un lato, vi è una struttura burocratica “provvisoria”, ma con costi fissi; dall’altro, una struttura politica basata su accordi politici, che “resistono” anche al rinnovamento “quasi integrale” delle cariche avvenuto nel 2013.

Negli auspici iniziali, il nuovo Consiglio e la nuova Giunta dovevano segnare il cambio di rotta, ma dopo mesi sembra tutto rimanere nel “limbo”. Magari aspettano l’adesione del Comune di Vita per “vitalizzare” un ente che si trova in uno stato di “coma”?

Ma prima di proporre cure, non sarebbe meglio individuare dove risiede il “male” ovvero chiedersi perché per 10 anni l’Unione è stata come una Ferrari parcheggiata in garage, bruciando occasioni?

La politica, dopo 10 anni, ed a pochi giorni dall’approvazione da parte della Giunta del rendiconto 2013, dovrebbe scegliere: o dismettere la Ferrari ed accontentarsi di una cinquecento oppure non avere paura di iniziare a guidarla.

Batman


Pubblicato

in

, ,

da