di Salvo Li Vigni Cari lettori kleossiani, anche se non sono mai stato un discepolo di Sanremo, devo dire che quest’anno mi ha sorpreso in positivo per la scelta del vincitore. Mahmood, (pseudonimo che non è altro che un gioco di parole tra il suo cognome Mahmoud e l’espressione inglese “my mood” ovvero “il mio stato d’animo”), all’anagrafe Alessandro Mahmoud, ha sbaragliato la concorrenza con il suo “Soldi”, pezzo trap alquanto moderno e all’avanguardia, che in un concorso canoro decisamente classicheggiante, non ti aspetti che ne esca vincitore. Il giovane trapper, nasce nel 1992 da madre italiana e padre egiziano e trascorre la sua infanzia nel quartiere del Gratosoglio a Milano. Fin da piccolo si dedica alla musica frequentando scuole di canto, ma i genitori ben presto si separano e lui cresce solamente con la madre visto che col padre a un certo punto interrompe completamente i rapporti. Per questo motivo rimane influenzato in modo molto positivo dalle origini sarde della madre, crescendo e legandosi alla cultura e al folklore della Sardegna. Nel 2018 esplode vincendo l’edizione del “Web Italian Musica Festival 15” con il singolo “Uramaki”, vince anche l’edizione di Sanremo giovani con “Gioventù bruciata” e si consacra definitivamente con il trionfo al festival di Sanremo appena passato, battendo artisti del calibro di Ultimo e Il Volo, con appunto “Soldi”. Nel brano, scritto dallo stesso interprete in collaborazione con Dario Faini e Charlie Charles, è presente una frase in arabo, che l’artista ha dichiarato essere uno dei pochi ricordi della sua infanzia in tale lingua. Il brano su Spotify è risultato essere il pezzo italiano più riprodotto di sempre nell’arco di una settimana di rilevamento, con oltre 9 milioni di stream. Successo confermato dalla certificazione come “Disco d’oro” e la settimana seguente addirittura “Disco di Platino” e se continua così credo che ne sentiremo veramente delle belle ……
MAHMOOD – Soldi
da
Tag: