MONDELLO – Si sta svolgendo in questi giorni a Mondello il Meeting Nazionale SIMIT (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali) che si propone come punto di partenza per una nuova sinergia della rete infettivologica nazionale, ma non manca interesse per i temi di attualità. Di seguito le dichiarazioni del prof. Massimo Andreoni, Direttore Scientifico della SIMIT sulla nuova variante Xbb del Covid-19 riscontrata in Cina.
“Abbiamo capito che in questa fase sul Covid-19 non dobbiamo fare allarmismo ma dobbiamo fare attenzione. I dati che provengono dalla Cina ci dicono che questa nuova avariante Xbb sta iniziando a circolare ed è diventata nettamente prevalente. Oggi siamo quasi al 90%, si stimano 67 milioni di casi in Cina; il virus ha perso virulenza, ma è l’immunità della popolazione che fa la differenza, quindi dobbiamo tenere alto questo concetto per vaccinare le persone fragili. In questo momento c’è rilassatezza nei confronti della vaccinazione, ci stiamo allontanando dai 4-6 mesi dall’immunizzazione in cui dobbiamo fare il richiamo soprattutto nelle persone più fragili, questo va detto con grande fermezza. Poi bisogna mantenere alta attenzione su quale virus circola: anche il Ministero lo ha ripetuto, il controllo delle varianti deve essere mantenuto per vedere se le varianti acquisiscono nuovamente virulenza, se rispondono alle vaccinazioni, come rispondo ai farmaci sia anticorpi monoclonali sia antivirali che abbiamo oggi nel nostro armamentario terapeutico. Dobbiamo seguire queste cose per non farci cogliere impreparati ed essere pronti a rispondere a eventuali ripresa dell’epidemia”.
“Certamente si possono abbassare le misure di contenimento, ma la pandemia ci ha insegnato che queste misure devono essere tenute a prescindere dal Covid, per proteggersi da diverse malattie infettive. Avere attenzione, usare la mascherina quando siamo con i soggetti più fragili o quando noi stessi abbiamo qualche infezione respiratoria che noi stessi possiamo trasmettere agli altri, lavarsi le mani sono tutte precauzioni che andrebbero mantenute e dovrebbero far parte del nostro bagaglio culturale. Speriamo in futuro di dimenticarci del Covid ma non di queste precauzioni che dovrebbero essere mantenute”.