SANTA NINFA – Domenica 30 novembre si è svolta con grande successo l’ultima tappa dell’iniziativa “Preserva la riserva”, grande percorso di mobilitazione della comunità locale di Santa Ninfa in favore della Riserva Naturale “Grotta di Santa Ninfa” dopo l’incendio del 12 ottobre, che ha colpito una delle aree più visibili e rappresentative dell’area protetta: Associazioni locali, Scuola, Amministrazione Comunale ed Azienda Foreste, tutti uniti per testimoniare non solo la loro piena solidarietà all’Ente Gestore della Riserva, ma anche la voglia di partecipare in prima persona, da protagonisti del rilancio del territorio, alle attività di ripresa e di ricostruzione.
Queste le iniziative svolte nell’intero mese di novembre:
sabato 8: incontro dell’Ente Gestore della Riserva con i promotori dell’iniziativa per conoscere insieme l’area colpita dall’incendio, valutare i danni e pianificare le azioni di mobilitazione;
mercoledì 12 (nell’ambito della festa della Patrona di Santa Ninfa) e domenica 23 novembre (nell’ambito dell’iniziativa “Un giorno da pecora”): stand divulgativi dedicati al territorio e alla riserva naturale “Grotta di Santa Ninfa”, con raccolta fondi per la ricostruzione del capanno e per l’acquisto dei materiali andati in fumo;
da lunedì 17 a sabato 22: gli operai forestali al lavoro per la potatura delle piante e degli alberi bruciati;
venerdì 21: partecipazione delle classi medie dell’Istituto Comprensivo “L. Capuana” alla Festa dell’Albero; i ragazzi ricostituiscono la “Collina degli odori” mettendo a dimora piantine aromatiche;
30: un appuntamento per tutti per concludere insieme la messa a dimora delle nuove piante (2 alberi di carrubo, e circa 70 tra alberi ed arbusti mediterranei) e la potatura di quelle bruciate; una giornata per festeggiare insieme la “rinascita” dell’area e per testimoniare la necessità di tutelare il territorio.
La mobilitazione avviata con “Preserva la riserva” consolida le attività svolte dall’Ente Gestore Legambiente nel percorso di tutela dell’area protetta e rafforza la convinzione che il pieno coinvolgimento della comunità locale sia necessario per valorizzare ed attivare uno sviluppo realmente sostenibile di un territorio, in modo particolare nell’attuale periodo di gravissima crisi che sta vivendo l’intero sistema delle aree naturali protette, che rischia l’abbandono e il degrado per la mancanza di fondi e per l’assenza di politiche di tutela e valorizzazione da parte della Regione Siciliana.