PARTANNA – Si è tenuto presso l’auditorium “G.G.Leggio” di Partanna un convegno molto partecipato dell’Uciim dal titolo “La ‘Buona Scuola’ Quali docenti? Quali dirigenti”.
Dopo i saluti della dirigente scolastica dell’IISS “D’Aguirre-Alighieri” Francesca Accardo e quelli della presidente regionale dell’Uciim Chiara Di Prima, sono intervenuti la presidente nazionale dell’Uciim Rosalba Candela e il Capo dipartimento Miur Rosa De Pasquale.
I saluti sono stati portati anche dal sindaco di Partanna Nicolò Catania che si è fatto latore di un dono della Città alla dott.ssa De Pasquale. Fra l’altro il sindaco ha sottolineato la data del convegno (21 maggio) che “casualmete” coincide con la data di nascita di Dante Alighieri, “sommo poeta a cui era intestata la scuola magistrale di Partanna prima di essere accorpata al Liceo Classico di Salemi”.
Molto partecipato il dibattito successivo agli interventi. E non sono mancate le polemiche.
Gli interventi, sia di personale dirigente che docente, sono stati diversi e con una costante: l’insoddisfazione generale per il nuovo sistema scolastico e le normative che lo regolano. In dettaglio sono stati evidenziati:
– la criticità delle prove nazionali INVALSI, in quanto le stesse vengono predisposte per contesti troppo generalizzati che poco tengono conto delle diverse realtà sociali e didattico-educative delle scuole;
– l’eccessivo carico burocratico che ha investito ultimamente le scuole e che le allontana sempre di più dalla “umanizzazione” tipica dell’operato formativo scolastico, rischiando di far perdere di vista la vera essenza della scuola, la didattica;
– le disposizioni che regolano la nomina dei supplenti, secondo cui non vengono nominati supplenti per periodi brevi di assenza di un insegnante, rendendo, in tal maniera, problematico lo svolgimento delle attività quotidiane di quei docenti presenti, che sono costretti ad accogliere in classe anche gli alunni della collega assente.
Al termine degli interventi la dott.ssa Di Pasquale ha risposto alla platea, evidenziando che riconosce il merito ed il sacrificio di tutti gli operatori scolastici e che, seppur già sulla buona strada per effetto della recente normativa scolastica, ci sono ancora margini di miglioramento raggiungibili attraverso un continuo rapporto di collaborazione tra docenti e operatori ministeriali.