CASTELVETRANO – La capogruppo consiliare di Forza Italia nel consiglio comunale di Castelvetrano ha presentato una mozione per l’istituzione del Consiglio Comunale dei Ragazzi (CRR) in sostituzione del vecchio Baby Consiglio Comunale avente come destinatari gli studenti degli Istituti di Scuola Primaria (classi 3°-4°-5°) e di Scuola Secondaria di I grado; e un nuovo Regolamento per la costituzione del “Model European Parliament” ( M.E.P.), per il coinvolgimento attivo e la partecipazione alle attività civiche e politiche degli studenti frequentanti la scuola secondaria di secondo grado del comune di Castelvetrano.
La Mozione
Al Presidente del Consiglio Comunale
Al Sindaco della città di Castelvetrano
Oggetto: Mozione, ai sensi dell’art.57 del Regolamento del consiglio Comunale
La sottoscritta Vivona Barbara Anna Rita, capogruppo di Forza Italia , nella qualità di Consigliere comunale
In Riferimento
Al Regolamento Istituzione Baby Consiglio Comunale Approvato con delibera di C.C. n. 49 del 29/04/2002
RICHIAMATA
La Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Convention on the Rights of the Child – CRC) approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, e ratificata dall’Italia il 27 maggio 1991 con la legge n. 176. E
RICHIAMATO
Art. 12 della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia che esplicita che “Gli Stati parti garantiscono al fanciullo capace di discernimento il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa, le opinioni del fanciullo devono essere debitamente prese in considerazione tenendo conto della sua età e del suo grado di maturità.
A tal fine, si darà in particolare al fanciullo la possibilità di essere ascoltato in ogni procedura giudiziaria o amministrativa che lo concerne, sia direttamente, sia tramite un rappresentante o un organo appropriato, in maniera compatibile con le regole di procedura della legislazione nazionale
Art. 13
- Il fanciullo ha diritto alla libertà di espressione. Questo diritto comprende la libertà di ricercare, di ricevere e di divulgare informazioni e idee di ogni specie, indipendentemente dalle frontiere, sotto forma orale, scritta, stampata o artistica, o con ogni altro mezzo a scelta del fanciullo.
- L’esercizio di questo diritto può essere regolamentato unicamente dalle limitazioni stabilite dalla legge e che sono necessarie:
a) al rispetto dei diritti o della reputazione altrui; oppure
b) alla salvaguardia della sicurezza nazionale, dell’ordine pubblico, della salute o della moralità pubbliche.
RICHIAMATA
la legge 20 agosto 2019, n. 92, recante “Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica” che ha inteso promuovere la conoscenza de “l’organizzazione costituzionale ed amministrativa del nostro Paese…”, preso atto dei valori che ispirano gli ordinamenti comunitari e internazionali…”, nell’ottica della promozione e incentivazione della normativa volta a “rispettare l’ambiente, curarlo, conservarlo, migliorarlo, assumendo il principio di responsabilità… compiere le scelte di partecipazione alla vita pubblica e di cittadinanza coerentemente agli obiettivi di sostenibilità sanciti a livello comunitario attraverso l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile” e “esercitare i principi della cittadinanza digitale, con competenza e coerenza rispetto al sistema integrato di valori che regolano la vita democratica”.
RICHIAMATA
la Legge 28 agosto 1997, n. 285 “Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza” pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 207 del 5 settembre 1997 che all’Art .3 punto d) parla di realizzazione di azioni positive per la promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, per l’esercizio dei diritti civili fondamentali, per il miglioramento della fruizione dell’ambiente urbano e naturale da parte dei minori, per lo sviluppo del benessere e della qualità della vita dei minori, per la valorizzazione, nel rispetto di ogni diversità, delle caratteristiche di genere, culturali ed etniche Art. 7. (Azioni positive per la promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza) e definisce le finalità dei progetti di cui all’articolo 3, comma 1, lettera d), possono essere perseguite, in particolare, attraverso:
a) interventi che facilitano l’uso del tempo e degli spazi urbani e naturali, rimuovono ostacoli nella mobilità, ampliano la fruizione di beni e servizi ambientali, culturali, sociali e sportivi;
b) misure orientate alla promozione della conoscenza dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza presso tutta la cittadinanza ed in particolare nei confronti degli addetti a servizi di pubblica utilità;
c) misure volte a promuovere la partecipazione dei bambini e degli adolescenti alla vita della comunità locale, anche amministrativa.
Premesso
che si voglia intervenire per la concreta applicazione della “Carta europea riveduta di partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale” adottata dal Consiglio d’Europa nonché in coerenza con le disposizioni di cui all’articolo 7 della legge 28 agosto 1997, n. 285 (Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza) e nell’ambito di quanto previsto dalla legge 27 maggio 1991, n. 176 (Ratifica ed esecuzione della convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989), promuove la partecipazione istituzionale dei giovani, dei bambini e dei ragazzi alla vita politica e amministrativa delle comunità locali; ·
SOTTOLINEATO
Il Diritto alla partecipazione dei giovani (Bambini e ragazzi ) alle attività amministrative che deve risultare garantito con adeguata modalità;
Che la partecipazione è elemento fondamentale di un complessivo percorso educativo per la costruzione della Cittadinanza consapevole che si basa su competenze sociali e civiche che ci servono per agire come cittadini responsabili e per partecipare pienamente alla vita comunitaria che richiama le 8 competenze chiave, quali «combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti» indicate dalla Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea del 22 maggio 2018 come condizioni interne che permettono alle persone di realizzarsi sotto il profilo personale, occupazionale e sociale in un mondo in costante cambiamento.( rif.competenza sociale e civica in materia di cittadinanza).
A tal fine la sottoscritta Vivona Barbara Anna Rita
PROPONE
Di realizzare un PROGETTO DI CITTADINANZA ATTIVA e DEMOCRATICA “Progetto GiovaninAzione 4.0” al fine di eliminare le distanze tra le ISTITUZIONI e le nuove generazioni e sostenere il protagonismo giovanile attivo inteso come risorsa imprescindibile per il rilancio del territorio e la cooperazione trasversale. Il progetto si intende avvalersi della collaborazione fra tutte le Istituzioni scolastiche presenti sul territorio della Città favorendo una profonda collaborazione basata su un dialogo vivace e forme di “debate” guidati per abituare i giovani non solo ad entrare in contatto diretto con le realtà amministrative e civiche del territorio ma anche per guidarli al confronto e allo scambio di opinione inteso come motore di crescita sia personale che sociale.
Il Progetto Prevede 3 Interventi d’azione ed esattamente:
1) La modifica e la sostituzione del Regolamento Istituzione Baby Consiglio Comunale Approvato con delibera di C.C. n. 49 del 29/04/2002 .
2) Cambio di nome , con la nuova denominazione “CONSIGLIO COMUNALE dei RAGAZZI” (CCR) ed inserimento di alcune nuove integrazioni e aree di intervento (Vedi scheda progetto allegato) aventi come destinatari gli studenti degli Istituti di Scuola Primaria (classi 3°-4°-5°) e di Scuola Secondaria di I grado.
3) L’istituzione di un “Model European Parliament” (M.E.P.) destinato agli studenti frequentanti il 3°-4°-5° anno della Scuola secondaria di secondo grado .
Considerato che il Consiglio Comunale dei Ragazzi ha la funzione, tra l’altro, di:
a) promuovere la partecipazione dei giovani alla vita politica e amministrativa locale;
b) facilitare la conoscenza, da parte dei giovani, delle attività e delle funzioni dell’ente locale;
c) promuovere l’informazione rivolta ai giovani;
d) elaborare progetti coordinati da realizzare in collaborazione con gli analoghi organismi istituiti in altri comuni;
e) seguire l’attuazione dei programmi e degli interventi rivolti ai giovani in ambito locale;
Considerato che il Comune di Castelvetrano, in armonia con la Costituzione e nel rispetto della normativa europea, italiana e regionale in materia politiche giovanili riconosce nei giovani una risorsa della comunità e valorizza la loro partecipazione, il loro impegno, il loro protagonismo progettuale e creativo inteso come plus valore sociale per contrastare il fenomeno della “fuga dei cervelli” e creare condizioni di sviluppo giovanile positive nel nostro territorio che partano dalla loro partecipazione alle espressioni della società civile e alle istituzioni comunali, tale mozione assume un’importanza strategica per l’innovazione civica dell’intera comunità .
Se la suddetta mozione verrà approvata dal Consiglio Comunale, la sottoscritta si impegna a presentare nelle sedi opportune la nuova bozza di stesura del nuovo Regolamento per l’istituzione del CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI (CRR) e un nuovo Regolamento per la costituzione del “Model European Parliament” ( M.E.P.), per il coinvolgimento attivo e la partecipazione alla attività civiche e politiche degli studenti frequentanti la scuola secondaria di secondo grado del comune di Castelvetrano, da sottoporre alla Giunta per il Regolamento per tutte le opportune modifiche e migliorie che si rendessero necessarie prima di sottoporlo all’attenzione del Sindaco, della Giunta e all’approvazione dell’intero Consiglio Comunale.
Castelvetrano 04/09/2024
Il consigliere
Prof.ssa Barbara Anna Rita Vivona