SEGESTA – Cento pagine per raccontare il Parco di Segesta: testi in doppia lingua – italiano e inglese – e foto che spiegano il “nuovo” volto del Parco, non più teatro e tempio ma un insieme di altri siti. Sarà presentata domani sera alle 21,30 alla collina dell’Antiquarium a Segesta, la guida sul Parco, la prima pubblicata da quando, nel giugno 2019, la competenza del Parco si è allargata anche alla Grotta Mangiapane di Scurati a Custonaci, Mokarta e San Miceli a Salemi, Rocca di Entella a Contessa Entellina (Palermo), Monte Castellazzo di Poggioreale. La guida è edita da “L’Erma” di Bretschneider ed è stata curata dal Direttore del Parco, l’archeologa Rossella Giglio, che la presenterà insieme a Barbara Lottero e Roberto Marcucci. «Questa Guida nasce dall’idea di narrare, in maniera semplice, una storia così complessa finalizzata a trasferire la comprensione di questo ampio tratto di storia al grande pubblico, un gesto di attenzione e di cura per i tanti visitatori che, da ogni parte d’Italia, d’Europa e del globo, giungono per godere di tanta bellezza», ha detto la Giglio. Il Parco archeologico di Segesta conta 300.000 visitatori all’anno ed è uno dei simboli di uno dei popoli più misteriosi dell’antichità, gli Elimi. Alla ricerca su questo popolo è dedicato parte del “Progetto Segesta”.
La guida è arricchita da foto e da schede riservate alle illustrazioni che trasferiscono le ricostruzioni di momenti quotidiani nella città antica: «con ciò restituiamo ai lettori la possibilità di immaginare più da vicino il dispiegarsi della vita delle antiche popolazioni e per animare la visione dei monumenti», dice la Giglio. Alla stesura della Guida è stata applicata la tecnica dell’archeologia, dando così la possibilità al lettore-visitatore di ricevere le indicazioni fondamentali sulla storia e seguire i percorsi di visita suggeriti. «Ma immaginiamo che chi avrà la Guida tra le mani e visita i nostri siti potrà scambiare un’esperienza di vissuti che seppur immaginaria, potrà permettergli un dialogo tra ciò che è stato, ciò che è e ciò che sarà, secondo una modalità plurilinguistica attraverso cui ricomporre e coltivare la memoria in un percorso creativo di comprensione», ha concluso la Giglio.
La collina dell’Antiquarium è una nuova location che si è aggiunta nell’ambito del festival “Dionisiache”, tutt’ora in corso a Segesta. Oltre agli spettacoli – con la direzione artistica di Nicasio Anzelmo – il Parco ha promosso anche gli “Incontri con la storia” e il “Progetto Segesta”, quest’ultimo coordinato da Giusto Picone e composto da un ciclo di incontri dedicati al professor Giuseppe Pucci, prematuramente scomparso. Gli incontri avvengono alle 21,30, cioè dopo la messa in scena degli spettacoli al teatro antico. Tra gli appuntamenti ancora in calendario: domenica 8 “Fedra a Roma” con Maurizio Bettini, Università di Siena; martedì 17 “Dalla parte di Atreo, dalla parte di Tieste. Vulnerabilità attiva e declino del modello eroico”, con Giusto Picone e Rosa Rita Marchese, Università di Palermo; lunedì 23 “Logos legge diritto giustizia. Parole “giuste” e governo della città”, con Aldo Schiavello e Giuseppe Di Chiara, Università di Palermo; giovedì 26 “Eros e follia. Tra Seneca e Shakespeare”, con Francesco Lo Piccolo e Giusto Picone, Università di Palermo; venerdì 27 “Storie di divinità, eroi e mostri” con Franco Giorgianni e Pietro Li Causi, Università di Palermo. Per gli “Incontri con la storia”: mercoledì 11 “Novità dalla ricerca scientifica e scavi archeologici” con Rossella Giglio; venerdì 20 (ore 22) “L’Egitto e il mare. Dalle rive del Nilo alle spiagge brasiliane di Bahia”, con Rossella Giglio e Francesco Tiradritti, UniKore Enna.