PARTANNA – TRAPANI – E’ una storia quasi da favola quella di Nino Daì che ha iniziato la carriera calcistica nel Gibellina a soli 13 anni.
Ha militato nel Modena, nel Carpi, nel Boca San Lazzaro, nell’Alcamo e dal 2007 ad oggi nel Trapani Calcio. Negli ultimi nove anni ha vinto sei campionati.
Nella stagione 2013-2014 in Serie B ha disputato 8 partite.
Mister Roberto Boscaglia lo ha premiato con la fascia di capitano nelle partite di San Siro nella Tim Cap contro l’Inter, a Bari e di fronte al proprio pubblico contro il Brescia nell’ultima di campionato. 272 le partite disputate, 26 i goals realizzati.
Gli abbiamo rivolto alcune domande:
Per l’ottavo anno consecutivo sei al Trapani Calcio e il n° 3 è ancora tuo.
“Una bella soddisfazione, sono davvero contento di essere rimasto a Trapani. Colgo l’occasione per ringraziare Il Presidente Vittorio Morace, il Direttore Generale Anna Marie Collart, il Ds Daniele Faggiano, i dirigenti e mister Boscaglia. Infine un ringraziamento particolare a tutti i tifosi, soprattutto quelli della curva…..instancabili dal 1° al 90° minuto.
Come hai vissuto il pre-partita di San Siro contro l’Inter di Mazzarri?
“Con grande tensione e soprattutto con grande emozione. il Meazza rappresenta la Scala del calcio e poi l’Inter è una delle squadre più forti al mondo. In campo internazionale ha vinto proprio tutto, una vera e propria corazzata; e poi, con la fascia di Capitano, incontrare il Presidente Moratti, l’allenatore Walter Mazzarri, Capitan Zanetti, Guarin, Ranocchia e tanti altri campioni…è stata una partita straordinaria. Nel secondo tempo con Caccetta e Madonia abbiamo accorciato le distanze, rischiando addirittura alla fine di raggiungere il pareggio e passare il turno”.
Daì, hai creduto ad un certo punto che Trapani potesse arrivare ai play off per volare in A?
“Assolutamente sì, è stato un vero peccato aver perso la partita con il Bari in casa; al 10° minuto eravamo in vantaggio per 2 reti a zero, dopo il KO. Incredibilmente abbiamo perso 4 a 3, ciò nonostante abbiamo disputato un campionato davvero esaltante mantenendo la categoria con dieci giornate di anticipo. Questo grande risultato lo voglio dedicare a due persone speciali, a Roberta e alla piccola Flavia”.
Nino, il 4 dicembre 2013, con oltre cinquemila siciliani ti sei trovato a San Siro per la Tim Cup 2014!
San Siro rimarrà una storia indimenticabile.Ma se dovesse capitare L’Olimpico di Roma o lo Juventus Stadium di Torino; chissà, fantasticare non costa nulla.