PALERMO – “Diciamo sì, senza riserve, alla norma in discussione all’Ars con cui si prevede la possibilità di aumentare rispetto agli attuali 200 mq le autorizzazioni di vendita nei centri storici per il settore non alimentare. In questo modo, si abbatteranno i vincoli finora vigenti che hanno provocato un grave processo di desertificazione e verrà favorita l’apertura di attività commerciali di medie dimensioni superiori ai 200 mq. Questa è una norma fondamentale che permetterà di rivitalizzare i centri storici e darà linfa vitale anche alle piccole e micro attività che trarrebbero beneficio da una rinascita commerciale delle zone interessate. Sarebbe il miglior modo possibile per aprire il 2024 con maggiore fiducia nel futuro, creando prospettive di nuove opportunità di attività commerciali e di posti di lavoro”.
Lo dice Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo che da anni chiede l’adeguamento alle superiori norme nazionali ed europee che già da tempo hanno liberalizzato il commercio al dettaglio.
“A Palermo – aggiunge la Di Dio – abbiamo l’esempio della centralissima via Roma, una strada che ormai sta andando incontro al fenomeno della desertificazione commerciale, dove una dopo l’altra le attività commerciali storiche stanno abbassando le saracinesche per sempre. Questa norma all’esame dell’Ars permetterebbe un cambio di marcia importante anche sotto l’aspetto occupazionale e stimolerebbe nuovi marchi del commercio a investire sui centri storici delle città siciliane”.