SELINUNTE – Al Parco archeologico di Selinunte una domenica tra arte, archeobike e musica. E magari ristorarsi presso la caffetteria Florio, inaugurata da poche settimane.
Domenica alle 12,30 e alle 17 i visitatori (al costo di 3 euro) avranno la possibilità di partecipare a “Una testa di leone riemerge dagli scavi: una visita guidata per ammirarla da vicino”.
Durante le ultime campagne di scavo condotte dall’Università di Bochum, nell’area dell’antico porto orientale di Selinunte, è stato rinvenuto un reperto di eccezionale fattura.
Si tratta di una sima, cioè l’estremità superiore del tetto di un tempio, a forma di testa di leone, che serviva sia per abbellire il tempio, ma soprattutto per raccogliere l’acqua piovana che poi veniva fatta defluire attraverso le fauci leonine. Il reperto è oggi esposto al Museo del Parco archeologico di Selinunte, e Coopculture, gestore dei servizi aggiuntivi, organizza una visita guidata per ammirarlo da vicino ed ipotizzare, sulla base dei dati ad oggi in possesso, la sua storia. La sima ha dimensioni notevoli, ed è stata realizzata in prezioso marmo importato dalle isole greche, forse da Paros. Diversi elementi però suggeriscono che questa testa non sia mai stata completata. Manca la criniera posteriore del leone, ed anche la caratteristica uscita per l’acqua, così come la decorazione della parte superiore della lastra non è ultimata. Per quale motivo la testa leonina non sarebbe stata rifinita? Ma osservando il reperto i visitatori si porranno altre domande: di quale tetto ne costituiva la decorazione? Esisteva a Selinunte un altro tempio oltre a quelli noti, dove la nostra testa leonina avrebbe trovato la sua collocazione? L’archeologo di Coopculture, cercherà di illustrare ai visitatori le ipotesi per le quali la ricerca archeologica propende. La sima in marmo prezioso, ritrovata nella zona portuale e nel quartiere delle formaci dell’antica Selinos, sarà anche occasione per parlare degli scambi commerciali tra questa antica colonia greca di Sicilia ed il resto del Mediterraneo.
Sempre domenica nel contesto della rassegna “Un tuffo nell’arte” – VII edizione – memorial Lia Calamia, organizzata dalla Pro Loco Selinunte, alle 20.15, l’incontro “Lo stupore e le ferite nell’arte”: l’arte come strumento di salvezza che guarisce le ferite della vita, una estemporanea d’arte contemporanea tra pittura, scultura e mosaico.
I visitatori potranno trascorrere una domenica di svago tra i reperti, visitandolo gratuitamente dalle 9 alle 19, facendo una passeggiata nella natura approfittando del varco alla spiaggia libera: con le navette ecologiche si potrà raggiungere l’Acropoli e affacciarsi sul mare, ma chi lo preferisce, può anche noleggiare una bici e un’audioguida in cuffia in maniera da godere profondamente del verde attorno, ma anche scoprire l’intero parco anche lungo sentieri meno battuti. Dalle 20 a mezzanotte (dal venerdì alla domenica) possibile anche la visita in notturna alla Collina orientale e al Baglio Florio. Ingresso: 5 euro, visita guidata: 10 euro.
Altra possibilità, per gli appassionati di storia, sono le visite guidate di CoopCulture: alle 11.30 la passeggiata tra i templi, un percorso che arriva fino alla collina orientale per scoprire le vicende storiche, mitologiche e gli aneddoti legati alla fondazione ed allo sviluppo della città (ticket: 10 euro). Alle 10.30 “Selinunte highlights”, un itinerario bellissimo e suggestivo che include la Collina Orientale, il Baglio Florio e la zona dell’Acropoli da raggiungere con le navette ecologiche. E passando accanto al Tempio G, si potranno osservare le macchine in scala reale, della mostra “Ars Aedificandi” di MondoMostre che raccontano i processi costruttivi dell’antichità.
Ricordiamo che questa sera (1 settembre) il Parco ospita un importante concerto di Palermo Classica: due cori insieme per affrontare la Nona di Beethoven: che soprattutto nel finale prevede un impegno vocale non indifferente. Al fianco degli ottanta giovani musicisti della Turkish National Youth Philarmonic Orchestra diretta da Cem Mansur, ci saranno infatti il Coro Cantate Omnes diretto da Gianfranco Giordano, e il Coro Laudate Dominum
Domani alle 21 invece è prevista “Mysteria, la Notte dei Misteri“, serata di arte, spiritualità, cultura, musica che farà rivivere i templi del loro antico mistero. Luyo presenterà il suo progetto dance, in cui riattualizza le antiche ritmiche delle musiche misteriche in forma elettronica accompagnato dai ritmi incalzanti delle percussioni live dell’artista Cristian Vinci.
SEGESTA – Ingresso gratuito anche a Segesta che questo weekend prevede alle 10.30 la visita Segesta Experience”: toccherà il tempio dorico, lo splendido teatro affacciato sulla vallata con la cavea a ferro di cavallo; l’Agorà, e l’antiquarium in cima alla collina, raggiungibili con le navette del Parco. Ticket: 15 euro.
Ultimo weekend per Segesta sotto le stelle (ore 21 e 22.15), una visita guidata al tempio dorico: i visitatori con l’ausilio di speciali lanterne illumineranno il percorso e verranno condotti in un mondo antico e coinvolgente, popolato da miti e racconti tramandati per millenni (7 euro).
Alle 17 sempre di domenica un appuntamento importante per il Parco: il Ceto dei Cavallari donerà una panchina decorata in sostituzione di quella bruciata dall’incendio di luglio e sfileranno i carretti siciliani “alla trapanese”.
Appuntamento domani, sabato 2 settembre alle 20, invece con Mario Modestini, arie da Bizantina, melologo su testo di Piero Longo. Voce recitante Maurizio Maiorana, soprano Martina Mazzola, danzatrice Alessandra Alamia, accompagnati dall’Orchestra sinfonica del conservatorio di Ribera Arturo Toscanini