PARTANNA – L’Unione dei Comuni della Valle del Belice è stata costituita il 3 maggio 2004 tra i Comuni di Gibellina, Partanna, Poggioreale, Salaparuta e Santa Ninfa.
L’Unione ha sede legale a Partanna e sede operativa a Santa Ninfa.
Le funzioni che i Comuni aderenti hanno attribuito all’Unione sono le seguenti: Protezione civile, Espropriazioni, Attività legale, Formazione del personale, E-Government, Nucleo di Valutazione, Controllo di gestione, Promozione dei prodotti tipici locali.
Per una settimana parleremo dell’Unione dei Comuni della Valle del Belice con il consigliere Vincenza Murania.
- In realtà il discorso è molto più complesso di quanto immaginavo. Quindi è colpa del Consiglio che non mette con le spalle al muro i sindaci?
Ognuno ha un ruolo, un compito, una responsabilità. Chi più, chi meno, sbagliamo tutti; ma il vero errore sta nel ripetere l’errore. La mancata esecuzione delle delibere di consiglio, il mancato rispetto delle promesse fatte dai sindaci, vanno sanzionati principalmente e politicamente dal Consiglio con un voto contrario. Molti consiglieri in questi anni lo hanno fatto, ma i sindaci hanno le spalle coperte, perché sanno che esistono dei “patti tra galantuomini” da “mettere sul tavolo” quando il consiglio è titubante. In realtà dovrebbero essere i singoli consiglieri di ciascun comune a chiedersi, quando approvano i rispettivi bilanci, se è opportuno continuare a sostenere finanziariamente l’Unione dei Comuni. E voglio essere più concreta. In ogni delibera di Giunta che viene approvata, i funzionari inseriscono una clausola per cui se non arrivano i finanziamenti regionali, ciascun comune risponde per un’ulteriore quota. A gennaio 2015, la regione ha finanziato l’Unione dei comuni per gli anni 2011, 2012 e 2013 con circa € 150.000,00, per le sole sagre annualmente e complessivamente servono invece oltre € 100.000,00. Nel Consuntivo 2014, approvato (ancora) dalla sola giunta, è stata prevista, secondo me, un’entrata per l’anno 2014 da parte della regione in conto competenza di oltre 170.000,00. Secondo lei, se non arrivano le risorse dalla Regione, chi deve riempire le casse dell’Unione? Logicamente i singoli comuni. Ed allora bisogna chiedersi se il gioco vale la candela. Bisogna chiedersi se vale la pena mantenere in piedi una struttura o trovare un altro modo per esercitare i servizi insieme senza pagare i “costi fissi” del sistema. Ha letto la delibera di Giunta in merito alla partecipazione ad Expo 2015? E’ la sintesi perfetta dell’ambiguità dell’Unione. Attenzioni il passaggio: “Preso atto che la quota a carico dei comuni unionisti ammonta a complessivi € 10,500,00; di comunicare la presente decisione ai Comuni Unionisti, subordinando il formale impegno di spesa all’acquisizione da parte del Comune dell’impegno a restituire all’Unione eventuali somme che il Comitato “Expo Selinunte Valle del Belice” dovesse destinare a finalità diverse da quella di valorizzazione dei prodotti tipici del territorio”. Io, sinceramente, faccio finta di non aver capito il passaggio, ma mi sembra che il Comune di Santa Ninfa, in quanto Unionista, stia finanziando la partecipazione all’Expo, attraverso l’Unione; ma l’Unione dice: se il Comitato organizza un’attività di promozione al Castello di Rampinzeri, che rientra nella promozione del territorio, (ma non specificatamente nella promozione dei prodotti tipici), allora tu mi devi pagare la quota di partecipazione come Unionista, ma anche restituire per intero la quota relativa alla valorizzazione del tuo Castello, che non può gravare sull’Unione. Ma il Castello di Rampinzeri o il Castello Grifeo o il paese Vecchio di Poggioreale o l’ingresso al Belice sono patrimonio di un singolo Comune o dovrebbero essere trattati come patrimonio di una Valle attraverso l’Unione? La funzione dell’Unione non dovrebbe essere quella di creare “simbiosi” tra queste “opere” oppure mi sbaglio? Non le sembra contradditorio, che da un lato, si ritiene, di dover assumere a carico del bilancio dell’Unione l’onere di spesa di complessive € 10.500,00, quale quota di cofinanziamento per il servizio di promozione dei prodotti tipici del territorio dell’Unione, che verrà effettuata dal Comitato “Expo Selinunte Valle del Belice”, con la partecipazione all’Esposizione Universale Expo 2015 ed al Cluster Biomediterraneo e Padiglione Italia; e dall’altro, si dica al singolo Comune, che se c’è un’attività di promozione del territorio che interessa un bene collettivo che potrebbe “richiamare”, volendo e programmando, anche beni collettivi siti in altri Comuni Unionisti, l’impegno è solo di quel paese. Che senso ha parlare allora di Unione?
continua domani alle 13.00