Perché non anche a Partanna un presepe vivente?

Ma tu guarda che cosa non ci si deve inventare per attirare l’attenzione dei turisti. Pare che in un paesino dell’Umbria l’Amministrazione Comunale, in occasione delle imminenti festività natalizie, abbia escogitato l’idea di trasformare in un presepe vivente il proprio centro storico. Come? Smorzando le luci della pubblica illuminazione e assicurando la visibilità notturna per mezzo di festoni luminosi, intrecciati attorno alle edicole religiose, e di lucine ad intermittenza fissate sugli alberi della piazza e dei viali. Di fronte ad una tale fantasmagorica notizia, morso da un pizzico di gelosia, mi son detto: e perché non anco a Partanna? Da queste colonne, orgogliosamente autodefinite “piccola fiamma”, mi fo in dovere, pertanto, di suggerire al Sindaco: perché non seguire l’esempio del piccolo centro umbro? Qui, tra l’altro, ci sarebbero le condizioni ideali per realizzare un simile capolavoro senza alcun dispendio finanziario nè alcuna difficoltà tecnica. Le luci, infatti, sono smorzate per natura propria, anzi, addirittura, un po’ dappertutto a macchia di leopardo, risultano già spente e altre se ne aggiungeranno prima di Natale; quanto a luci ad intermittenza, poi, non siamo proprio messi male, e non solo quando l’impianto viene investito da forti temporali: il che, d’inverno, è abbastanza frequente. A questo proposito, però, mi frullano in mente pensieri birichini: ma vuoi vedere che a suo tempo è stato deciso di sostituire i grandi e luminosi fanali del vecchio impianto di illuminazione pubblica con gli attuali “abat-jour” proprio in previsione di un simile programma? Vuoi vedere che, in tempi non sospetti, i lampioni di piazza Matrice sono stati estirpati proprio per predisporre un ambiente adatto ad accogliere la grotta natalizia? Vuoi vedere che negli ultimi mesi non sono state ripristinate le centinaia di lampade andate in malora, oggi qui, domani là, proprio per rendere più “presepiale” il vecchio centro urbano? Se così fosse dovremmo, io e quanti come me abbiamo giudicato male l’operato (o il  non-operato!) del Sindaco e della Giunta, dovremmo, dicevo, chiedere loro umilmente scuse. Dovremmo cospargerci il capo di cenere per non aver capito il nobile intento di tanta…inefficienza! 


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