Precisazioni dell’Amministrazione in risposta al comunicato di “Italia Nostra” sulla Torre del Giglio

CASTELVETRANO – L’Amministrazione comunale di Castelvetrano fa le seguenti precisazioni in merito al comunicato di “Italia Nostra” sulla rinuncia alla proprietà della Torre del Giglio:

“E’ obiettivo strategico dell’Amministrazione Comunale di Castelvetrano valorizzare e promuovere i beni culturali della città, quali strumenti di rilancio turistico e simbolo dell’identità culturale cittadina. In merito alla nota di ‘Italia Nostra’, l’Amministrazione, guidata dal sindaco Enzo Alfano, ritiene opportuno fare le dovute precisazioni.

Appare alquanto semplicistico l’intervento di “Italia nostra”, che contesta la scelta di rinuncia alla quota di proprietà della Torre del Giglio, in una discussione salottiera ed intellettualistica, che non tiene conto delle condizioni del comune e della reale ed oggettiva situazione dello stato della proprietà.

Questa Amministrazione si è trovata davanti ad un dubbio amletico: acquisire la torre con gli oneri che comporta o rinunciare alla donazione, malgrado il suo inestimabile valore culturale?

Purtroppo, però, non ha potuto scegliere. E per capire le motivazioni, occorre intanto fare le seguenti due premesse:

1) Il Comune potrebbe essere proprietario soltanto di un terzo e non dell’intero edificio. E quindi, dovrebbe fare i conti con chi detiene la maggioranza della proprietà, per ogni scelta. Dal 2011, i proprietari hanno offerto gratuitamente alle amministrazioni succedutesi la intera proprietà, con accettazione verbale dei vari sindaci, che non hanno mai attivato le procedure per una formale accettazione. Anche la donazione da parte di uno degli eredi al comune, peraltro avvenuta nel 2015, non è stata mai accettata formalmente dall’allora amministrazione Errante.

2) La Torre del Giglio rappresenta un centro di costi. Castelvetrano è un comune in dissesto finanziario e oggi ha difficoltà a chiudere i bilanci, soprattutto anche in virtù dei tanti aumenti nell’ambito dell’energia elettrica.

Pertanto sarebbe veramente difficile, se non impossibile, reperire i fondi per comprare le altre due quote, per non parlare dell’ingente somma necessaria per ripristinare l’edificio. Edificio che è pericolante e minaccia l’incolumità pubblica. La insana accettazione da parte del Consiglio Comunale con i conseguenti elevati costi sarà a discapito di più importanti interventi in servizi essenziali alla cittadinanza .

L’Amministrazione, infine, coglie l’occasione per informare ‘Italia nostra‘, che le numerose interlocuzioni con l’Assessorato Regionale competente e la Soprintendenza per la Vasca Selinuntina, sono state vane, per cui appare improbabile che si trovi accoglimento per la Torre del Giglio.

Resta la certezza che, né il vincolo della Soprintendenza, né la destinazione d’uso potranno essere ignorate dal privato, tanto meno modificate arbitrariamente. Tale certezza avrebbe fatto da garanzia al bene monumentale, su cui l’Amministrazione scrivente avrebbe vigilato, nell’interesse della comunità e anche di Italia nostra”.


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