PALERMO – Al via gli «Empori Sociali Siciliani». È stato sottoscritto, nel corso della conferenza stampa tenutasi a Palermo, un protocollo d’intesa tra il Gal Elimos (capofila del progetto sui «Social Market» insieme ai Gal Nebrodi Plus e Isole di Sicilia) e l’Associazione di volontariato Terza Settimana di Torino.
Il documento mira a rendere funzionali i cinque «Social Market» che verranno aperti nelle prossime settimane in Sicilia (tre in provincia di Trapani e due in quella di Messina). L’importanza, al fine di contrastare la povertà alimentare, di queste nuove realtà denominate «Empori Sociali Siciliani» è stata più volte sottolineata, evidenziando il valore della dignità della persona che vive un periodo di difficoltà economica, da tutti gli intervenuti.
Per i relatori, infatti, oltre alle tradizionali fasce di povertà negli ultimi anni si è aggiunta anche una sorta di zona grigia, ovvero di appartenenti a ceti sociali in precedenza esenti dalle criticità della povertà. È dunque necessario predisporre nuovi modelli di welfare, dando, magari, importanza al valore relazionale che luoghi del genere possono offrire. Il disagio delle famiglie (segnalate dai servizi sociali comunali o dai centri religiosi) potrà, tra l’altro, essere reso meno traumatico dal contatto umano che i volontari degli «Empori Sociali Siciliani» sapranno mettere in atto, al fine di superare anche il rischio di prevedibili stati di depressione, che potrebbero intervenire sulla persona.
Gli «Empori Sociali Siciliani», infine, non dovranno, con la loro presenza, turbare il mercato, anzi saranno chiamati stringere un proficuo legame con il territorio, vendendo a prezzi calmierati prodotti, attraverso la cosiddetta filiera corta, dei luoghi circostanti.
“Grazie all’Associazione Terza Settimana – afferma Rocco Lima (Direttore di Piano del Gal Elimos) – che già da anni opera con i «Social Market», il Gal Elimos potrà rendere immediatamente operativi i propri «Empori Sociali» con software, modelli di assistenza e sistemi di erogazione del servizio già ampiamente sperimentati a Milano e Torino. Entro un mese, dunque, la rete conterà quattro negozi al nord e cinque in Sicilia (Erice, Salemi, Partanna, Capo d’Orlando e Lipari), ma desideriamo che anche altri territori sposino la nostra filosofia e vengano aperti nuovi negozi. In questo caso – conclude Rocco Lima – ci rendiamo disponibili a cooperare per la buona riuscita dell’iniziativa».