Presentazione del libro “Felicia e le sue sorelle” di Gabriella Ebano

SALEMI – Continua martedì 9 dicembre alle ore 11.00, nell’aula magna del Liceo Classico “F. D’Aguirre” di Salemi, la rassegna invernale “Costruire visioni – centri luoghi periferie” dell’assessorato alla cultura, turismo e spettacolo del Comune di Salemi, con la presentazione del libro, “Felicia e le sue sorelle”, di Gabriella Ebano, edizione Ediesse.

Nel libro, Gabriella Ebano raccoglie venti conversazioni con madri, figlie, sorelle e mogli, che ci riportano le figure di sindacalisti, magistrati, giornalisti, uomini delle forze dell’ordine e persone comuni, tutte per sempre costrette al silenzio per mano di mafia.

È un percorso nella memoria storica siciliana che si compie in un momento difficile, come l’attuale, in cui da troppe parti si sostiene che parlare di mafia nuoce alla Sicilia e alla sua immagine.

Le donne raccontano e si raccontano, andando al di là del dolore e affrontando anche temi di stringente attualità: l’impegno per la legalità e la convivenza civile, la difesa dei diritti di libertà e giustizia, la lotta alla connivenza e all’omertà.

Poi da queste storie emergono anche emozioni diverse, con ricordi e aneddoti che ci fanno conoscere qualche cosa in più dell’aspetto umano e privato delle persone ricordate. È un racconto corale, con diverse protagoniste, nel quale, come sul palcoscenico di un teatro, ognuna aggiunge un tassello alla storia di tutte, cercando di colmare il vuoto di memoria che purtroppo accompagna tante di queste drammatiche vicende.

Accanto alle parole delle donne, ci sono poi le fotografie che le ritraggono, spesso con oggetti e ricordi delle persone che non ci sono più.

L’idea del libro è nata dall’incontro determinante avuto nel maggio 2003 dall’autrice con Felicia Bartolotta, madre di Peppino Impastato. A lei, in particolare, il libro è dedicato.

All’incontro, un momento di riflessione per ricordare i dieci anni della scomparsa di Felicia Bartolotta Impastato, parteciperanno, oltre a Domenico Venuti, sindaco di Salemi, Giuseppe Maiorana, assessore alla cultura, Francesca Accardo, dirigente scolastico, Gabriella Ebano, fotografa e scrittrice, e Luisa Impastato, presidente di Casa Memoria Peppino e Felicia Impastato.

note sull’autrice

Gabriella Ebano, nata a Roma il 5 agosto 1954, laureata in Storia. Tra il 1987 e il 1996 vive e lavora prima a Bergamo e poi a Milano. Oltre all’attività di fotografa di scena e di ritrattistica, si dedica in particolare all’organizzazione di mostre e rassegne fotografiche e tiene corsi di fotografia nell’ambito delle iniziative dell’associazione culturale “Il filo di Arianna”, di cui è presidente.

Approfondisce la sua esperienza fotografica seguendo corsi e seminari di importanti fotografi, quali Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna e Giuseppe Leone.

Collabora con Lanfranco Colombo, direttore della galleria fotografica “Il Diaframma” di Milano, alla 13° edizione della Sezione Culturale del SICOF (Salone Internazionale fotocine- video) nel 1989.

Realizza vari reportages, tra i quali “Il Circo Americano dietro le quinte” nel 1988, “Effetto Donna – attrici in bianco e nero: immagini e parole al femminile da una stagione teatrale”, Teatro Donizetti di Bergamo, nel 1993, “Destinazioni sconosciute, immagini dall’ex Jugoslavia” nel 1994 (svolgendo nel contempo attività di volontariato in alcuni campi profughi in Croazia), “Fiera del Libro di Torino” nel 1996.

Dal 1997 vive in Sicilia, terra natale del padre, dove si dedica in particolare alla fotografia sociale ed etnografica, collaborando con agenzie italiane e straniere. Nel 2003 realizza la mostra “Ribellarsi è giusto” dedicata a Peppino Impastato, che viene esposta a Cinisi, Partinico, Forlì, Modena ed Anzola dell’Emilia (Bo).

Nel 2005 pubblica il libro con interviste e fotografie “Felicia e le sue sorelle – dal secondo dopoguerra alle stragi del ’92-93: venti storie di donne contro la mafia”, ed. Ediesse.

Ha realizzato varie mostre personali e collettive e sue fotografie sono apparse su numerose riviste e quotidiani.

I 20 scatti fotografici di “Felicia e le sue sorelle” sono conservate ed esposte negli spazi di Belice/EpiCentro della Memoria Viva, Gibellina.

Dal 2003 insegna fotografia presso scuole pubbliche ed istituzioni private.


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