Presentazione del n. 112 della rivista Sicilia Archeologica, curata dalla Fondazione Sebastiano Tusa

PARTANNA – Nel pomeriggio di ieri (26 aprile) il sindaco di Partanna Nicolo’ Catania e’ intervenuto a Palermo, allo Steri, per la presentazione del n. 112 della prestigiosa rivista Sicilia Archeologica, curata dalla Fondazione Sebastiano Tusa. La rivista, fondata nel 1968, offre un servizio alle istituzioni della ricerca e tutela dei beni culturali, contribuendo ad ampliare e diffondere la conoscenza dei valori archeologici della Sicilia nell’ottica di una corretta divulgazione scientifica. Alla manifestazione sono intervenuti per i saluti istituzionali anche Massimo Midiri, magnifico Rettore dell’Università di Palermo, Alberto Samonà, assessore regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, Raimondo Cerami, Commissario Straordinario del Libero Consorzio di Trapani, Salvatore Messina, Segretario generale della Fondazione Sebastiano Tusa e, tra gli altri, Valeria Li Vigni, Presidente della Fondazione, Vito Zarzana, di PAM, Prima Archeologia del Mediterraneo e Massimo Cultraro, del comitato Scientifico di Sicilia Archeologica, oltre a numerosi altri studiosi. E’ stato un momento importante, nel ricordo di Sebastiano Tusa, cui Partanna era e resta legata da sentimenti di profonda stima e amicizia.

“Siamo stati ben lieti di accogliere a Partanna una sede della Fondazione Sebastiano Tusa – ha detto nel suo discorso il sindaco Catania – consapevoli del fatto che per Sebastiano la nostra città rappresentava la sede dove ritirarsi, riflettere e studiare. Il suo ricordo continua a essere fondamentale per la nostra comunità e la sede che abbiamo voluto destinare alla Fondazione è una conseguenza naturale nei confronti di chi ha ricevuto la cittadinanza onoraria, e vuole testimoniare l’affetto nei suoi confronti: vogliamo contribuire a portare avanti le idee e i progetti di Sebastiano e la rivista rappresenta il frutto di un’antica collaborazione che rimane costante nel tempo. La Fondazione Sebastiano Tusa, tra gli innumerevoli progetti, vuole riprendere la stagione degli scavi con il supporto del Comune di Partanna, coinvolgendo le scuole e le Università che apportano un contributo scientifico ma anche materiale al lavoro da svolgere”.

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