TRAPANI – “La popolazione over 65 in provincia di Trapani rappresenta oltre il 24 per cento della popolazione totale, un numero in crescita peraltro, e i servizi dedicati a questa fascia d’età non sono sufficienti a garantire una qualità della vita abbastanza buona per i nostri anziani, tanto che nella classifica appena pubblicata dal quotidiano Il Sole 24 ore la nostra provincia è 87esima su 107 posizioni. Bisogna migliorare le politiche in favore di questa fascia di persone, con iniziative che permettano di vivere più serenamente e agevolmente questa parte di vita”.
Ad affermarlo è il segretario generale della Uil Pensionati Trapani Eugenio Tumbarello, commentando l’indagine dell’Ufficio studi e analisi del Sole24Ore presentata in occasione del Festival dell’economia di Trento.
Lo studio, basato su parametri statistici forniti da Istat, Miur, centro studi Tagliacarne e Iqvia, intende raccontare la qualità della vita degli over 65 attraverso 12 indicatori selezionati per misurare alcuni aspetti che ne influenzano la vita.
Eccoli nel dettaglio: Speranza di vita a 65 anni, 92esimo posto; Esposti a inquinamento acustico, 8° posto; Biblioteche, 101esimo posto; assistenza domiciliare, 57esimo posto; Orti urbani, 100esimo posto; Trasporto anziani e disabili, 48esimo posto; Indice di dipendenza degli anziani, 42esimo posto; Infermieri, 26esimo posto; Geriatri, 77esimo posto; consumo di farmaci per malattie croniche, 86esimno posto; Consumo di farmaci per depressione, 24esimo posto; Medici specialisti, 101esimo posto.
“Quello che emerge è un quadro desolante – aggiunge Tumbarello – se si pensa che la situazione non è rosea neppure per le altre generazioni prese in considerazione dallo studio del quotidiano economico. Per quel che riguarda la qualità della vita dei giovani, infatti, Trapani è all’83esimo posto, per i bambini addirittura peggio, 98esimo. Il mio augurio è che non ci si fermi ai numeri, ma che questi servano ai nostri governanti e amministratori come stimolo a fare meglio, a offrire servizi che possano permettere uno stile di vita migliore alla popolazione tutta di questa nostra provincia, che non merita di essere il fanalino di coda delle provincie italiane”.