PARTANNA – Nel 1223 San Francesco decise di raffigurare al vivo la scena del Natale, e vedere con gli occhi del corpo la povertà in cui Gesù Bambino venne al mondo, e come fu adagiato in una greppia e come vi giaceva tra il bove e l’asinello.
Il fulcro del presepe risiede tra le rovine di una chiesa di cui rimangono solo tre cappelle. Al centro San Francesco, affiancato dal bue e dall’ asinello, innalza il Bambinello benedicente.
Alle spalle del Santo, nella cappella centrale, è posizionata “l’adorazione dei Magi” (copia della tela proveniente dalla Chiesa di San Nicolò da Tolentino oggi esposta nel museo del Castello Grifeo).
Nel presepe sono presenti alcuni monumenti del territorio come il campanile di San Rocco che svetta tra le case del borgo e la Torre Bigini circondata da pastori e pecore.
Il presepe è unico nel suo genere in quanto composto da opere in argilla inedite e completamente realizzate a mano come la statua di San Francesco con il Bambinello, la statua del dio Nettuno, l’immagine dell’Immacolata e il gruppo di angeli all’interno della chiesa.
Il presepe rimarrà esposto nella cappella di San Pietro della Matrice di Partanna
fino al 2 febbraio, festa della Candelora
Il presepe è stato realizzato da Giuseppe Barresi con l’aiuto di Alessia Marrone, Giuseppe Triolo, Francesco Verde, Sofia Arena, Ludovica Termini, Francesco Di Stefano, Martina Tigri, Agostino Bona, Emanuel Petralia, Rosangela Bellacera, Ivana Musacchia, Giada Verde, Alessandro Asaro e Alessandro Voi