PALERMO – Ospite d’eccezione, venerdì 24 marzo, alle ore 18.30, alla conferenza che si svolgerà presso “La Casa della Cooperazione” a Palermo, per gli eventi organizzati da Mete Onlus (Multiculturalism, Earth, Territory, Education) in partenariato con il CISS Ong (Cooperazione Internazionale Sud Sud), nell’ambito della XIX Settimana d’Azione Contro il Razzismo promossa dall’UNAR – Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità, Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica con il Progetto: “Democrazia. Azioni Globali e Rispetto della Persona”.
Si tratta di Remon Karam, Mediatore Interculturale egiziano, arrivato con uno sbarco, da solo a 13 anni nella città di Augusta, laureato all’Università Kore di Enna, con il sogno di diventare Ambasciatore del suo Paese. Quella di Remon Karam, un giovane egiziano oggi 23enne, è una storia di resilienza, di coraggio ma anche di riscatto e voglia di vivere. Il suo sogno era cercare un futuro migliore rispetto a quello che potesse avere ad Alessandria d’Egitto. Remon viveva la guerra, ha visto uccidere il proprio cugino, sparato in testa davanti a una chiesa la notte di capodanno. Poi la decisione, difficile ma coraggiosa, di fuggire di casa. Dal Cairo arriva ad Alessandria d’Egitto, dove è stato trattenuto per 5 giorni, fino a quella settimana di viaggio che definisce ‘tra la vita e la morte’, su un barcone con 180 persone tra siriani ed egiziani, musulmani e cristiani, dove tutti mangiavano riso cotto con l’acqua salata del mare e mischiata con benzina che si trovava nel tappo della bottiglia. Il suo è stato un viaggio disperato, di fronte a una distesa d’acqua che non aveva fine, senza qualcuno che lo aspettasse in Italia. Oggi Remon è riuscito ad affermarsi, grazie alla sua tenacia e alla sua resilienza, dimostrando che la vita è un dono che non va sprecato. E’ stato eletto componente della Commissione dei Garanti all’Università Kore di Enna e vorrebbe essere ambasciatore egiziano in Italia e lavorare al Parlamento europeo per combattere per l’immigrazione e per i più deboli, perché il suo sogno è quello di fare del bene a tutta la comunità e a tutte le persone che vivono male altrove.
Con lui saranno presenti Sergio Cipolla (Presidente CISS Ong) e Sara Baresi (Direttore Generale OIDUR), oltre a Giorgia Butera, presidente di Mete.
Modererà la giornalista Jana Cardinale.