PALERMO – Rigenerazione urbana, non solo attraverso la riqualificazione dei luoghi fisici ma anche con il miglioramento della qualità ambientale e della vivibilità cittadina: è una delle priorità di Confcommercio Palermo che intende supportare i processi di rigenerazione della città con la consapevolezza che il terziario di mercato è parte integrante ed essenziale delle strategie che dovranno essere messe in campo dalla nuova amministrazione comunale.
La presidente di Confcommercio Patrizia Di Dio ha conferito la delega politica sui temi della rigenerazione urbana a Giovanna Analdi, presidente della associazione “Cassaro Alto” e alla consigliera di Fipe Confcommercio (pubblici esercizi) Doriana RIbaudo. L’architetto Valerio Buscetta seguirà invece gli aspetti tecnici.
“Una visione comune di sviluppo nasce solo con un approccio da chi il territorio lo vive davvero – spiega la Di Dio -, il dialogo fra tutti i soggetti interessati sarà fondamentale per fare rete e attivare sinergie. Bisogna fare in fretta per eliminare il degrado in cui versano il centro storico e le periferie e, al contrario, dare armonia, vitalità e attrattività a una città che ormai da anni è stata abbandonata a un destino di arretratezza, sporcizia, crisi economica e sociale. Confcommercio Palermo vuole offrire un suo contributo progettuale perché è evidente che le imprese commerciali, per le funzioni economiche e sociali che le sono proprie, offrono ai cittadini e ai turisti una capillare rete di servizi di prossimità e di relazioni di vicinato, rafforzando il valore di comunità e la socialità, vivificando gli spazi pubblici e valorizzando identità e peculiarità di ciascun luogo”.
“Il mondo cambia – conclude la presidente – e bisogna innovare il concetto di città valorizzando le peculiarità di ogni territorio ma guardandolo con occhi nuovi, esaltando bellezza, funzionalità e qualità dei luoghi, a cominciare dai centri storici. Non è un tema etereo o futuristico ma di stringente attualità. In un momento di cambiamento epocale, accelerato dalla crisi pandemica e da quella economica, bisogna essere in grado di sfruttare le opportunità concesse dai flussi di finanziamenti a disposizione delle città per l’integrazione di ecosistemi territoriali, sociali ed economici. Palermo, città d’arte e di storia tra le più gettonate in Europa e al mondo, non può e non deve restare indietro. Questo è il momento di progettare un futuro migliore per le nuove generazioni”.