PARTANNA – Da Kleos mensile pubblichiamo il contenuto della rubrica Parva Favilla.
La storia rischia di ripetersi. In passato, un pezzo dopo l’altro, Partanna ha perduto il Commissariato di P.S., il Carcere Mandamentale, l’Ufficio del Registro, l’Esattoria, la Ferrovia, la Presidenza del Magistrale, la Sezione del Tribunale. E ogni volta la soppressione si giustificava come operazione di “razionalizzazione del servizio”. Guai, pertanto, ad elevare una qualche protesta: si rischiava di passare per reazionario. E sì, perché la “razionalizzazione”era un totem sacro, quasi come la “sostenibilità” dei giorni nostri! E, d’altronde, contro chi protestare? Il provvedimento discendeva da una decisione parlamentare, non aveva una paternità individuabile. Ma, stavolta no! Stavolta un eventuale smantellamento dell’Ufficio del Giudice di Pace avrebbe un colpevole ben individuabile, con nome, cognome e relativo ruolo istituzionale. Come mai? E’ presto detto. Nell’anno 2012, soppresse le Sezioni di Tribunale, fu consentito il mantenimento del Giudice di Pace a condizione che il Comune si assumesse l’onere del funzionamento. L’allora sindaco Cuttone provvide ad assicurare locali e impiegati. Oggi, un brusco ritiro di tale disponibilità metterebbe a rischio tale Ufficio con danni incalcolabili. Sul piano dell’immagine, Partanna perderebbe il prestigio di città capoluogo di mandamento. Sul piano economico, Partanna ne avrebbe un danno per utenti ed esercenti. Chiuso l’Ufficio, infatti, il Giudice di Pace si sposterebbe a Sciacca, costringendo gli utenti a disagi e sprechi di tempo e soldi non indifferenti. Verrebbe meno a Partanna, inoltre, l’afflusso degli utenti di Gibellina, Santa Ninfa, Poggioreale e Salaparuta. Ma d’altronde, quali motivi ostano al suo mantenimento? Ci sono locali a iosa e gli impiegati non mancano di certo. Suvvia, signor Sindaco, non si renda colpevole di un’azione politico-amministrativa così deplorevole!. Il suo nome resterebbe nella storia delle negatività. Anzi, giacché c’è, dia una più decorosa sistemazione all’Ufficio trasferendolo da quei locali grigi e freddi al più decoroso edificio di Piazza Umberto, nato, per altro, per ospitare la Pretura/Tribunale. In fondo, per noi l’Ufficio del Giudice di Pace è un “Tribunale”.