Salvatore Coppola, l’editore di “pizzini” contro la mafia, non deve essere dimenticato

TRAPANI – L’editore dei “Pizzini” della legalità, scomparso prematuramente nel 2013, è stato ricordato ieri pomeriggio nel corso di un incontro che è svolto all’enoteca Ostinati di Trapani, organizzato dall’Associazione Vivere Erice, in collaborazione con la Libreria del Corso.
Mariza D’Anna, giornalista e presidente dell’Associazione, lo scrittore Giacomo Pilati, l’amico e chef Pino Maggiore, l’editore Crispino Di Girolamo e la scrittrice Maria Guccione hanno tracciato la figura umana e professionale di Salvatore Coppola, editore “sui generis” che ha contributo alla diffusione della cultura e della libertà di pensiero. Animatore culturale instancabile dal 1984 fino alla sua scomparsa, Coppola conosciuto con il soprannome di Licchia, ha contributo anche a diffondere il valore della legalità con la pubblicazione dei “pizzini” nati dopo la cattura del boss mafioso Bernardo Provenzano per dare voce alle vittime di mafia come Michele Costa, Pina Maisano Grassi, Giangiacomo Ciaccio Montalto, Giuseppe Montalto e tanti altri. Quaranta block notes che hanno divulgato in giro per l’Italia i valori dell’antimafia. La Coppola editore dopo la sua morte, nel 2016 è stata rilevata da Rosario E. La Rossa e M. Stornaiuolo e trasferita da Trapani a Scampia.
Con grande emozione e attenzione delle tante persone presenti, tra cui giornalisti e scrittori, è stato ricordato il percorso umano e professionale di Licchia e l’amministrazione comunale (con l’assessore Enzo Abbruscato) si è impegnata ad intitolare uno slargo nel quartiere Sant’Alberto. Inoltre l’editore Crispino di Girolamo ha donato al pubblico intervenuto il libro autobiografico di Coppola “Il postino” che racconta in forma romanzata la storia tribolata della sua vita e ha lanciato l’idea di intitolare un premio letterario a Coppola e di ricordarlo insieme con tanti altri trapanesi che hanno contributo al rilancio culturale della città – come lo storico Salvatore Costanza – in una collana intitolata “I Trapanesi”.
Molti sono stati i ricordi personali e professionali di un uomo timido ma non fragile, determinato e sincero che ha pubblicato opere di scrittori come Ignazio Apolloni, Augusto Cavadi, Rocco Fodale, Daniela Gambino e tanti altri e che – ha sottolineato il giornalista Rino Giacalone – sarà ricordato anche da Libera durante la XXX Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di mafia che si terrà Trapani nel mese di marzo.
“Abbiamo ricordato un uomo e un editore che questa città ha dimenticato troppo presto – ha affermato Mariza D’Anna – E lo abbiamo fatto non solo per custodirne la memoria ma per rammentare e ravvivare il suo impegno a favore della cultura e della lotta alla mafia in tempi ancora più difficili di questi. Non per retorica ma perché il suo esempio possa arrivare nelle scuole e tra i giovani. Come Associazione stiamo pensando di organizzare altre iniziative da proporre nel corso dell’anno”.


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