PARTANNA – I collaboratori di Kleos non fanno parte dell’Accademia della Crusca, di conseguenza non hanno alcun interesse specifico perché gli altri usino adeguatamente la lingua italiana e non facciano errori linguistici anche clamorosi. Gli interventi del giornale su fatti di lingua vanno considerati un “regalo” elargito soprattutto agli amministratori, ma anche ai funzionari comunali affinché non espongano, in questo caso specifico, la città di Partanna alle giuste critiche di quanti si potrebbero accorgere che in taluni casi il rispetto della lingua, perfino nel suo uso scritto, sia stato da loro considerato solamente un optional: è il caso della foto della copertina del mese scorso dedicata a quel foglio appeso alla porta di entrata degli uffici comunali del primo piano del Comune di Partanna, in cui qualcuno del Comune ha voluto ribadire la necessità che i “visitatori” o gli stessi impiegati, dopo essere entrati o usciti, chiudessero la porta. La frase era “SI INVITA VOLER CHIUDERE LA PORTA”. Constatiamo a distanza di un mese che il foglio è ancora lì, come se nessuno si fosse accorto-preoccupato, anche dopo la nostra segnalazione, di quell’uso pubblico e maccheronico della lingua italiana. Per la verità a Partanna è successo anche nel passato quando abbiamo segnalato che “Donizetti” si scrive con una zeta e non con due, come risulta nella segnaletica del paese nuovo che segnala appunto una piazza Gaetano “Donizzetti”. La stessa cosa (ma i nostri amministratori-impiegati in questo caso sono in buona compagnia in quanto da circa un anno hanno cominciato a seguire le “indicazioni” di loro omologhi dei paesi vicini) avviene con “Belìce” scritto con l’accento sulla i o addirittura con BELÌCE scritto con lettere maiuscole e con l’accento. Potremmo ipotizzare che Il pericolo a questo punto sia non tanto la scarsa conoscenza della lingua italiana, quanto i tempi burocratici molto lunghi che occorrono a loro per fare le cose: emblematica è la segnalazione di “Donizzetti”, che abbiamo fatta più volte, e per la prima volta più di dieci anni fa: ma “Donizzetti” è ancora allo stesso posto!
Scarsa volontà o solo tempi burocratici troppo lunghi?
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