SCOPELLO – «Restituiamo alla collettività un bene storico e culturale recuperato e messo in sicurezza. Torre Bennistra torna ad essere fruibile ed è per noi motivo di orgoglio aver portato avanti un progetto, finanziato in precedenza, che ha consentito di far rinascere un manufatto storico che si trova anche in una zona di grande bellezza paesaggistica qual è la nostra Scopello. Un’ulteriore offerta culturale e turistica, nonché naturalistica, grazie al sentiero pedonale del Cai, che consente di raggiungere il privilegiato punto di osservazione della vetta, con una passeggiata non troppo impegnativa».
Lo afferma il sindaco Nicolò Coppola dopo il completamento dei lavori di ricostruzione e restauro della storica torre Bennistra, a Scopello, dalla quale si può osservare un incantevole panorama del Golfo di Castellammare. Quel che restava dell’antica torre di avvistamento, infatti, è stato recuperato ed il manufatto storico ricostruito e messo in sicurezza, diventando punto panoramico ed osservatorio. La torre è adesso raggiungibile grazie ad un percorso pedonale che, partendo dal borgo di Scopello, consente di raggiungere la vetta. Si tratta del primo sentiero CAI, il n° 631, in territorio castellammarese: un percorso naturale agevole per chi vuol farsi una gradevole passeggiata ed arrivare alla torre dalla quale ammirare il panorama.
Contemporaneamente è stato recuperato un edificio all’interno del baglio, adibito a punto informativo e locale per la mostra di prodotti tipici locali. L’inaugurazione della torre, tornata ad essere un edifico storico, si terrà domenica 3 gennaio alle ore 10, con il raduno in piazza Nettuno a Scopello. Oltre al saluto del sindaco Nicolò Coppola è previsto l’intervento di Giuseppe Oliveri, presidente del CAI Sicilia, di Simone Cusumano, responsabile dei Lavori Pubblici dell’ufficio tecnico comunale e di Michele Crociata, storico e parroco della Chiesa “Sacra Famiglia” di Balata di Baida.
La torre Bennistra è stata costruita nel XV secolo su un cocuzzolo a sud del baglio ad una altitudine di 202 metri sul livello del mare. Il recupero di quello che era rimasto della torre è stato finanziato nel 2012, con 805 mila euro, dall’assessorato regionale delle Risorse Agricole ed Alimentari per lo “sviluppo e rinnovamento dei villaggi”. I lavori erano stati consegnati alla ditta “Celi Energia s.r.l.” di Santa Ninfa.
Nella foto la torre ultimata.