CASTELVETRANO – L’approccio dei media al mondo della disabilità, ancora oggi, spesso risulta un approccio scandito dal sensazionalismo o dalla pietà, unitamente ad una sostanziale insensibilità alle ragioni della “normalità” e della cittadinanza del disabile.
Ciò che viene messo in evidenza è lo stereotipo del disabile buono a volte visto come “eroe” nel superare gli ostacoli che la quotidianità della vita presenta; altre volte evidenziando la disabilità come qualcosa di oscuro, drammatico e infelice.
Le parole costruiscono la realtà. Nel rappresentarla, le parole possono costruire ponti o possono significativamente emarginare. Le parole sono strumenti e, come tali, coloro che le utilizzano – soprattutto in ambito professionale – devono farne un uso consono, appropriato e rispondente alla realtà.
In occasione del suo 20° anniversario la Sezione AIAS di Castelvetrano, in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti della Sicilia, promuove un Seminario di formazione accreditato, evento che vuole suscitare un momento di riflessione sulla condizione della disabilità per restituire all’immagine di questa realtà una dimensione più autentica, scevra da quegli stereotipi che solitamente l’accompagnano.
DATA ED ORA DI SVOLGIMENTO:
26.11.2017 (domenica mattina) dalle h. 9:30 alle h. 13:30
LUOGO DI SVOLGIMENTO
A.I.A.S. – ONLUS Sezione di Castelvetrano
S.S. 115, km 74 Castelvetrano (TP)
RELATORI
• Francesco Lucido – Sociologo
Media, potere, etica. -“Il coraggio della verità”
• Giuseppe Camporeale – Iconologo e Docente di Linguaggi non verbali.
“La disabilità nella comunicazione contemporanea”.
• Rosy Abruzzo – Avvocato – Giornalista pubblicista
“Case history: la storia di una disabile siciliana e dell’invenzione della madre che le ha cambiato la vita, approdata nei Tg nazionali. Rapporto tra disabilità e giornalismo alla luce delle norme deontologiche e delle regole della comunicazione giornalistica locale e nazionale”.
• Giovanna Venezia – Giornalista pubblicista
“Articolo 6 del Codice deontologico dei giornalisti: caratteristiche e sfumature umane e professionali del rapporto tra giornalismo e disabilità”.