PALERMO – “Non è accettabile che la conferenza di capigruppo di ieri (9 luglio) non abbia accolto la proposta del Partito Democratico di trattare il tema del regionalismo differenziato. La portata e gli effetti della legge Calderoli al sud ed in Sicilia saranno talmente dirompenti che i parlamentari di maggioranza non possono vietarne il dibattito”.
Lo riferisce Mario Giambona vicecapogruppo del Partito Democratico all’Assemblea regionale siciliana all’esito della decisione dei partiti della coalizione Schifani di non voler affrontare la questione.
“Non è ammissibile – continua Giambona – che su una norma che non potrà che peggiorare le condizioni dei Siciliani sia negata anche solo la possibilità di discuterne. È evidente che sulla questione la maggioranza non vuole confrontarsi poiché avrebbe serio imbarazzo a spiegare una norma che inevitabilmente determinerà un peggioramento della qualità della vita ed effetti moltiplicatori di uno spopolamento già in atto.
Considerato che i parlamentari di maggioranza in Sicilia ed eletti a Roma hanno fatto calare il silenzio sulla questione abbiamo chiesto, al pari di altre regioni italiane, di trattare la nostra proposta che prevede l’approvazione dell’assemblea regionale della procedura di referendum abrogativo che, come noto, necessità della deliberazione di almeno cinque consigli regionali. Non accettiamo bavagli e continueremo di qui in avanti – conclude Giambona – la nostra azione di contrasto a questa scellerata legge”.
Sicilia. Autonomia Differenziata. On. Giambona: Sul contrasto alla legge Calderoli non ammettiamo bavagli
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