Siglato protocollo con il Dipartimento d’Architettura dell’Università di Palermo

GIBELLINA – Una collaborazione per elaborare progetti ed eventi che valorizzino il patrimonio culturale ed espositivo della Rete museale e naturale belicina, è ciò a cui punta il protocollo d’intesa siglato dal network che raggruppa 22 musei in 12 comuni tra le province di Trapani, Palermo e Agrigento, con il Dipartimento di Architettura – Corso di laurea magistrale in “Design e cultura del territorio”, dell’Università di Palermo.
La sinergia adesso avviata punta all’elaborazione di allestimenti innovativi per le esposizioni ospitate negli spazi della Rete, oltre alla comunicazione ed alla fruizione delle produzioni culturali che verranno prossimamente organizzate, attraverso lavori multimediali che attivino processi di sviluppo.
L’accordo – firmato dal presidente della Rete museale e naturale belicina, Giuseppe Maiorana, e dal direttore del Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo, professor Andrea Sciascia – mette in pratica l’intenzione della Rete di promuovere attività di ricerca e sperimentazione progettuale, tramite il coinvolgimento del “Darch”, per le sue competenze scientifiche e tecniche nel campo del design, della comunicazione visiva, e dei servizi per le attività socio-culturali.
Dunque da un lato la Rete si impegna ad individuare fonti di finanziamento aggiuntive, necessarie alla realizzazione degli obiettivi fissati dal protocollo, dall’altro il “Darch” avvierà attività di didattica applicata, sotto forma di workshop, atelier, corsi laboratoriali, che coinvolgeranno docenti e studenti dall’ateneo palermitano.
Referenti per l’attuazione del protocollo d’intesa sono il direttore della Rete museale e naturale belicina, Gianni Di Matteo, assieme a Viviana Trapani, docente di Disegno industriale all’Università di Palermo.
«Ancora una volta siamo consapevoli che solo attraverso la sinergia con le istituzioni culturali e formative, possiamo accrescere e potenziare il lavoro che la Rete si prefigge di fare nei prossimi anni – dice il presidente, Giuseppe Maiorana – L’avvio di indagini, ricerche o studi sui musei, riserve e luoghi della cultura del nostro territorio da parte dell’Università di Palermo, ci permetterà di ridisegnare e sperimentare sul nostro patrimonio culturale e ambientale nuove e innovative strategie di fruizione».


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