SCIACCA – CASTELVETRANO – Si è tenuto un incontro convocato dal primo cittadino di Sciacca, Fabrizio Di Paola, alla presenza di 21 realtà locali con sindaci, assessori e presidenti di Consiglio delle province di Agrigento, Palermo e Trapani.
L’incontro, promosso dal sindaco Di Paola, è stato utile ad intavolare una prima discussione sull’istituzione dei Liberi Consorzi dei Comuni, come previsto dalla Legge Regionale n°7 del marzo scorso, che ha abolito le Province come enti intermedi. Una legge che, a detta di tutti, appare poco chiara, cosi come sono da verificare sono le intenzione del legislatore regionale che dovrebbe attuare la legge entro il 31 dicembre con la costituzione in Sicilia dei Liberi Consorzi dei Comuni.
“Rivendichiamo la nostra identità e la libertà di scegliere con chi stare. Rifiutiamo vestiti preconfezionati calati dall’alto. Vogliamo che venga riconosciuto un territorio che lega Comuni già uniti da storia, tradizioni, economia, progetti di sviluppo, interessi, interrelazioni consolidate nel tempo”.
È quanto dichiarato dal sindaco Fabrizio Di Paola sintetizzando quanto emerso nel corso dell’incontro con i sindaci dei diversi comuni .
“Si può tracciare un bilancio positivo poiché si è trattato di un incontro proficuo e costruttivo – ha detto il sindaco Errante – nel corso del dibattito ci siamo scambiati idee, sono emersi dubbi e perplessità su una legge che si è limitata solo ad abolire le province Il prossimo passo sarà quello di elaborare un documento che contenga gli elementi identitari del territorio in cui si intende istituire il libero consorzio dei comuni. Il documento sarà presentato al Governo della Regione ed all’A.R.S., con la richiesta di convocazione di un’assemblea dei comuni siciliani per un confronto ai massimi livelli aperto ai sindaci e ai parlamentari, per capire in concreto quali funzioni si intendono attribuire alle nuove entità territoriali e quale la loro consistenza e funzionalità da un punto di vista normativo, politico, finanziario, regolamentare – ha concluso Errante – Abbiamo bisogno di risposte, dobbiamo capire chi si occuperà di scuole, strade, sviluppo, promozione e con quali risorse”.